Internet, crimini e non solo: il Web ‘normale’ è pericoloso quanto il ‘Deep Web’

Internet, crimini e non solo: il Web ‘normale’ è pericoloso quanto il ‘Deep Web’

2 Aprile 2019 1 Di Allegra Miky

Ospito, molto volentieri, sul mio blog, un articolo di Allegra Miky sul tema dei crimini a mezzo Internet. 

 

Internet non è solo “social” o inviare foto online, Internet è il male assoluto?

 

Internet

Browser del web

 

Nell’immaginario collettivo Internet è utilizzato, per lo più, per scopi ovvi, quasi ‘banali’, ormai: dalla “casalinga di Voghera” per cercare le ricette sul web, dai ragazzini per scambiarsi foto o per cercare la loro musica preferita su Youtube, o per chi vuole informarsi online senza doversi muovere da casa.

 

Dagli acquisti online alla pornografia il passo è solo un click…

 

acquisti online

Acquisti Online

 

Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha acquistato online qualcosa, dal biglietto aereo al capo di abbigliamento, da un albergo da prenotare sui vari portali online, oppure, molto più semplicemente, all’acquisto di un film sulle varie piattaforme, da vedere in famiglia.

 

Ma Internet non è solo questo. Che cos’è il “Deep Web”

 

dark web deep web

Deep Web, Dark Web, Clear Web

 

Infatti, esiste un mondo sommerso, denominato Deep Web dove si “pesca” nel torbido, dove ogni genere di crimine è alla portata di chiunque voglia trasgredire in modo pesante.
Non necessariamente dobbiamo arrivare sino al Deep Web per trovare l‘Internet “sporco”, a volte basta semplicemente navigare ‘dentro’ ciò che ognuno di noi conosce, sui browser del web, quelli “normali”.
Succede di imbattersi nel Deep Web anche navigando nel Clear Web, cioè nel mondo di Google, Yahoo, Bing, esplorando Internet con i motori di ricerca tradizionali, cercando le informazioni che servono, incrementando così un Internet sano e sicuro: pensiamo di evitare tutto ciò che pericoloso, ma non è così.
Infatti, ascoltando la tv, leggendo articoli, il pedofilo “sta su internet”, gli jihadisti “stanno su Twitter”, le informazioni per costruire una bomba sporca le “trovi online”, e quindi Internet è il male assoluto.

 

Il dibattito sul Revenge Porn è diventato anche ‘politico’

 

All’interno delle  cronache giornaliere ormai siamo così abituati a sentire parlare di Cyber bullismo odi Revenge Porn (indica la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet senza il consenso del/della protagonista degli stessi. In alcuni casi, le immagini sono state immortalate da un partner intimo e con consenso della vittima, in altri addirittura senza che la vittima ne fosse a conoscenza) o di cyber crimine, che ormai, davanti a questi fatti, facciamo “orecchie da mercante”!

 

Giulia_Sarti_M5S

Giulia Sarti, deputata dell’M5S e vittima del “Revenge porn”

 

Segnaliamo anche che, oggi, nell’Aula della Camera dei Deputati, all’interno della discussione sul cosiddetto disegno di legge del “Codice Rosso”, promulgato dal governo Conte, lo scorso novembre, contro la violenza sulle donne, sarà all’esame dei deputati l’emendamento sul Revenge Porn che, già la scorsa settimana, le deputate dell’opposizione (FI-Pd-LeU) hanno cercato di inserire (sotto forma, appunto, di emendamento al ddl) per evitare casi di diffusione e uso improprio di foto e materiale pornografico senza il consenso delle vittime (casi che hanno portato anche a suicidi, come è successo alla giovane siciliana Tiziana Cantone, o alla sostanziale fine della propria carriera politica, come è accaduto alla giovane deputata emiliana dei 5Stelle Giulia Sarti). L’emendamento, bocciato in una prima versione, quella avanzata dalla deputata di LeU Laura Boldrini, verrà oggi riproposto sotto forma di un nuovo emendamento da parte della deputata di FI Zanella. Dopo il voto contrario di Lega e M5S (quest’ultimo motivato dal fatto che i 5Stelle hanno presentato un progetto di legge ‘più ampio’ sul tema, per ora ancora in discussione in commissione Giustizia del Senato), Luigi Di Maio ha assicurato che l’M5S voterà a favore dell’emendamento Zanella, la Lega non si sa. 

 

Del resto, fino a quando non tocca “noi” o il nostro nucleo affettivo famigliare, spesso si fa “spallucce”. Ma dobbiamo renderci conto, invece, che la pericolosità di tale fenomeno è alla nostra portata, ‘vive’ nel ‘nostro’ mondo.

 

revenge porn

Inviare foto online


Quando l’amico ci invia su Whatsapp il video che “tanto tutti guardano” della tal tizia implicata nello scandalo del momento, oppure le foto online della ragazzina che ha subito violenza, anche noi che riceviamo quel genere di “prodotto” via Internet, quindi restiamo implicati in ciò che viene diffuso.

Non solo implementiamo il disagio di chi ne è colpito, ma anche noi fruitori siamo tracciati ed inseriti in una lista che di certo non fa onore a chi si ritiene al di fuori di queste meccaniche.

 

Uno studio Usa sui giovani italiani che ‘frequentano’ i siti porno

 

International Journal of Adolescent Medicin Health

International Journal of Adolescent Medicin Health

 

La rivista statunitense International Journal of Adolescent Medicin Health ha analizzato gli “effetti tossici” del sesso virtuale sui giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 20 anni.
Dalla ricerca è scaturito che all’incirca il  78% dei giovani è  abitualmente ‘ospite’ di siti porno e che l’abitudine al collegamento web varia da qualche volta al mese (29%) a più volte a settimana (63%), ogni giorno o più volte al giorno (8%), con una permanenza nei siti porno in media di 20-30 minuti.

Tutto ciò crea un mondo sommerso, come ad esempio, traffici di Carte di credito clonate, o di utilizzo “sporco” delle nuove tecnologie come la blockchain, che sfrutta i bitcoin.  Quindi, come si può notare, tutto ciò che implementa in modo negativo l’utilizzo di Internet, e si configura come, principalmente, la distorsione di un mezzo che, invece, se utilizzato a dovere, crea solo informazione corretta e responsabilità.

 

Dal punto di vista legislativo, l’Italia si è già mossa con proposte di legge volte a garantire la punibilità di chi effettua questo genere di atti criminali via Internet, soprattutto contro gli atti di cyberbullismo. Ecco le principali proposte di legge: qui potrete trovare maggiori informazioni.

 

 


NB: Questo articolo è stato scritto da Allegra Miky in forma originale per questo blog il 2 aprile 2019