C’eravamo tanto centrati… Casini va da Berlusconi e la voglia di centro irrompe sulla scena

C’eravamo tanto centrati… Casini va da Berlusconi e la voglia di centro irrompe sulla scena

5 Febbraio 2022 1 Di Ettore Maria Colombo

C’eravamo tanto centrati… Casini va da Berlusconi e la voglia matta di centro va in scena. Iv e Totiani verso la federazione

C’eravamo tanto centrati… Casini va da Berlusconi e la voglia matta di centro va in scena

C’eravamo tanto centrati… Casini va da Berlusconi e la voglia matta di centro va in scena

Nb: questo articolo è il frutto di una rielaborazione per il mio sito di un articolo uscito il 5 febbraio 2022 su Qn

Casini, ieri, si è materializzato ad Arcore…

Berlusconi Casini

Pier Ferdinando Casini si ‘materializza’ ad Arcore da Berlusconi

Convitato di pietra nelle trattative per il Colle prima di arrivare al Mattarella bis, Pier Ferdinando Casini si ‘materializza’ ad Arcore. Ieri, l’ex presidente della Camera, che le cronache parlamentari dei concitati giorni del Colle hanno dato per ben due volte vicinissimo al Quirinale (sostenuto da una sorta di patto Ursula, andato in frantumi per le riserve soprattutto di Salvini, oltre che di Conte) è stato ricevuto da Silvio Berlusconi. “E’ stato un incontro affettuoso, dal contenuto umano, non abbiamo parlato di temi politici”, assicura all’Adnkronos Casini, spiegando di aver “ringraziato” il Cav “per la sua attenzione e amicizia, che ho contraccambiato”. Una versione confermata dallo staff del leader azzurro, ma che subito, appena nota, fa rumore.

I boatos di Palazzo, infatti, ovviamente non credono a questa versione, ma ciò che conta, dicono a mezza bocca vari azzurri, è il fatto che i due si siano incontrati, perché questo dimostra plasticamente che Berlusconi fa sul serio quando dice che vuol rafforzare l’area popolare del centrodestra, facendosi interprete lui della ‘grande voglia di centro’ che è esplosa da giorni.

Il messaggio del Cavaliere: “il centro sono io”…

Il messaggio del Cavaliere: "il centro sono io"...

Il messaggio del Cavaliere: “il centro sono io”…

Di fatto, raccontano le voci, l’ex premier lancia ancora una volta un messaggio preciso agli alleati Lega-FdI: della serie, senza l’area moderata la coalizione di centrodestra non va da nessuna parte. Ma il messaggio è rivolto anche a chi pensa di dar vita a ‘centrini’, magari con Matteo Renzi o Carlo Calenda, senza fare i conti con Forza Italia e il suo fondatore. Il ‘centro’ siamo noi di FI, va ripetendo il presidente ed ex premier, pure per stoppare la ridda di voci su fuoriuscite azzurre, tentate – si dice – dalle sirene renziane e totiane.

Casini

Casini, alle battute finali della partita quirinalizia, con la benedizione proprio di Berlusconi, era in pole come candidato

Certo è che c’è stato un momento, alle battute finali della partita quirinalizia, in cui Casini, con la benedizione proprio di Berlusconi, era in pole come candidato politico dell’asse centristra Fi-Udc-‘totiani’ di ‘Coraggio Italia’ e la sinistra (Iv più parte del Pd e forse pezzi dei Cinque stelle) ma senza la Lega, oltre ovviamente alla Meloni.

Casini si atteggia a ‘padre nobile’ del centro che verrà…

Salvini, per non rimanere tagliato fuori dai giochi, avrebbe deciso di virare sulla conferma di Mattarella

Salvini, per non rimanere tagliato fuori dai giochi, avrebbe deciso di virare su Mattarella

Motivo per cui Salvini, per non rimanere tagliato fuori dai giochi, avrebbe deciso di virare sulla conferma di Mattarella. Casini se l’è legata al dito lo stop imposto dalla Lega alla sua candidatura e se è vero che si sente “troppo vecchio”, come dice agli amici, per tornare a giocare da attore politico, se non il ruolo di Presidente (mancato), può ambire al ruolo di Federatore del neo-centro, o quantomeno di suo ‘padre nobile’, con intorno dei giovani ‘ragazzi’ (Toti, Renzi, etc.). Un ruolo e uno scettro che Berlusconi potrebbe affidargli.

Casini se l’è legata al dito lo stop imposto dalla Lega alla sua candidatura

Casini se l’è legata al dito lo stop imposto dalla Lega alla sua candidatura

Quell’accordo, saltato all’ultimo momento, e il faccia a faccia di ieri a Villa San Martino, per molti azzurri e non solo viene visto, dunque, come la conferma dei rumors che scommettono su un nuovo contenitore di stampo centrista, magari anche sotto forma di federazione e con Casini come conducator, in vista delle prossime elezioni politiche. Berlusconi tace. Vale per lui l’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera.

L’intervista al Corsera: i ‘moniti’ del Cavaliere

Il Cavaliere Berlusconi

Il Cavaliere Berlusconi

Certo è che Silvio Berlusconi ha deciso di tornare sulla scena. Lo aveva detto, e promesso ai suoi, dopo i lunghi giorni passati al San Raffaele, e lo ha fatto. L’obiettivo, esplicito nell’intervista di ieri al Corsera, è quello di rivendicare la centralità di Forza Italia e, insieme, di favorire l’aggregazione delle forze moderate, senza le quali “non si vince”. L’orizzonte politico, però, resta quello che il centrodestra, da lui fondato, “non è morto”. Il leader di FI vuole ancora essere punto di equilibrio di una coalizione da ricostruire, non da affondare, sempre che regga. Se non regge, però, è pronta la exit strategy, dare linfa al nuovo centro, anche perché le sirene centriste suonano forti, tra i suoi, specie all’interno dell’ala liberal di Carfagna-Brunetta.

Carfagna Brunetta

L’ala liberal di Carfagna-Brunetta

Innanzitutto, Berlusconi, però, punta a garantire “la stabilità” del governo, contro ogni tentazione di Salvini di operare nuovi ‘strappi’, e fa capire che ci potrebbero essere innesti di figure esterne alla politica nella tolda di comando di FI.

Ormai Forza Italia è sempre più distante da FdI e Lega

mattarella

Il Presidente Mattarella

E, ovviamente, rivendica la scelta di Mattarella, il cui discorso “sta ad indicare che abbiamo fatto la scelta giusta”. Insomma, lontano anni luce, ormai, dalla Meloni e FdI, sembra voler prendere le distanze anche da Salvini. A tal punto che di ventilate, dalla Lega, ‘federazioni’ per dare vita ai ‘Repubblicani’ all’italiana non dedica un rigo. Il leader di FI si limita a dire che “sono favorevole a tutto ciò che può riunire i moderati, nel solco del PPE, di cui siamo orgogliosamente espressione in Italia”. Poi aggiunge rivolto a chi pensava di ereditarne, un giorno, l’Impero: “La storia di Renzi è diversa, un giorno forse deciderà dove vuole approdare”. Come dire: ti aspettiamo, ma non credere di poterlo fare tu, il Federatore.

Il posizionamento dei ‘colonnelli’ azzurri, da Tajani in giù

Antonio Tajani

Il posizionamento dei ‘colonnelli’ azzurri, da Tajani in giù

Antonio Tajani, in un’altra intervista, ribadisce che “il centrodestra esiste ancora, perché è maggioritario nel Paese, ma dovrà essere rinnovato”. Anche il coordinatore nazionale di FI boccia “le fusioni a freddo”, quella con la Lega, cioè, ma sia lui che il Cav si rifiutano di parlare di legge elettorale, trincerandosi dietro il refrain che “le priorità del Paese e degli italiani sono altre”.

Insomma, Berlusconi (e Tajani) di legge elettorale non vogliono proprio parlare. Ne parlano, però, i suoi colonnelli, che ribadiscono il ‘no’ alla legge proporzionale, leva che i ‘centristi’ potrebbero usare per superare il perimetro di centrodestra, e bocciano la federazione tra Giovanni Toti e Italia viva.

Gianfranco Rotondi

Gianfranco Rotondi

Anche Gianfranco Rotondi, democristiano doc che di ‘centro’ ne capisce visto che ne ha sempre fatto parte, stronca il nascente – come vedremo – patto tra ‘totiani’ e renziani: “’Il centro dei sette nani non esiste… Di federazioni o cose del genere ne abbiamo fatte dieci negli anni e la cifra elettorale è sempre stata preceduta da uno zero e da una virgola…”.

Molto si muove, però, nella galassia neo-centrista: presto nascerà il gruppo ‘Italia al centro’ tra Italia Viva e totani

Renzi e Toti

Renzi e Toti

Il paradosso è che molto si muove, nella galassia centrista, e anche a prescindere dal dibattito sulla legge elettorale e dalla ‘voglia matta’ che sta contagiando molte forze politiche, Pd incluso, di introdurre un sistema proporzionale con sbarramento che tale aggregazione può favorire.

Il gruppo di Renzi, Italia Viva, e i totiani di ‘Cambiamo’ sono a un passo dal formalizzare un’intesa definitiva, come anticipava, sempre ieri, il Corsera, per la penna di Tommaso Labate. Prevede la nascita di un gruppo unico al Senato, unendo i 15 senatori di Iv ai nove di Idea-Cambiamo, oggi nel gruppo Misto mentre, alla Camera, esistono già due gruppi autonomi (29 i deputati di Iv, 21 quelli di Toti), che si limiterebbero a un patto di unità d’azione.

Emilio Carelli

Emilio Carelli

Ci sarebbe anche già il nome, “Italia al centro”, che verrà formalizzato quando, a fine febbraio, Iv terrà la sua Assemblea nazionale e i totiani faranno i passi necessari per la federazione. Insomma, al di là di alcuni dissensi, pronti a esplodere (gli ex dem di Iv non sono d’accordo, alcuni totiani potrebbero rientrare dentro FI), si tratta di avere a disposizione una massa di manovra di 74 parlamentari che, come ha già annunciato Emilio Carelli, potrebbe anche chiedere posti al governo (un ‘rimpastino’, cioè), pur se, alla fine, accontentandosi solo di qualche sottosegretario in più.

Le sirene neocentriste preoccupano gli altri partiti

conte di maio

Conte e Di Maio

La ‘sirena’ neocentrista preoccupa, in ogni caso, un po’ tutti. Sia il Pd, che rischia di perderci in centralità, sia il centrodestra, mentre nei 5s sono ancora tutti presi dalla guerra interna tra Di Maio e Conte, anche se si vocifera che proprio il ministro, se venisse messo ai margini dal M5s, potrebbe essere interessato a ‘dialogare’ con quest’area.

Chi lancia l’anatema, ovviamente, è Salvini

Chi lancia l’anatema, ovviamente, è Salvini

Chi lancia l’anatema, ovviamente, è Salvini: Io non sono per il toto Casini, toto Renzi. Se qualcuno vuole rifare la Dc è liberissimo di farlo. Il centrodestra è maggioranza nel Paese, ha il dovere di mettersi insieme. Ma se qualcuno dice una cosa e ne fa un’altra come sul presidente della Repubblica non possiamo far finta di nulla”. L’avviso ai neocentristi, dunque, è già mandato, ma quelli che si stanno muovendo fanno orecchie da mercante. Si apre un periodo interessante…