Una bio informale

Una bio informale

“Non ho una vocazione narrativa. Scrivo, che è cosa diversa” 
(Ennio Flaiano)

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Lo scrittore Ennio Flaiano

Sono un giornalista o faccio il giornalista?

 

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Ettore Maria Colombo legge il manifesto alla Camera

 

Sono un giornalista o faccio il giornalista? Non saprei più dire. Ormai le due cose si confondono, s’intrecciano, mi travolgono. Scrivevo – e scrivo – per diversi giornali (quasi sempre giornali ‘di carta’, quasi sempre giornali ‘quotidiani’, quasi sempre di Politica…) e ne ho attraversati altrettanti in una ‘carriera‘ che non si può certo definire fulminante. Al massimo, sono diventato redattore ordinario, il gradino più basso della scala gerarchica.

Una cosa è certa: mi occupo di Politica seguendola dal di dentro dei suoi vituperati e blasonati Palazzi.

 

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Il “togliattiano” Ettore Maria visto da Vincino

Formazione cattolica, gioventù comunista…

 

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Il simbolo del Pci alle elezioni politiche

 

Vengo da una formazione cattolica, sono cioè stato educato a professare la religione cristiana, in cui continuo a credere, e mi sono formato nella rigida scuola del partito comunista. Era il Pci molisano (stalinista) prima e milanese (migliorista) poi, partito in cui ho militato prima nella Fgci e poi come iscritto al partito fino al suo scioglimento, avvenuto nel 1989-1991, votando contro la sua fine. Dopo il 1991 per molti anni, ho peregrinato tra diverse formazioni politiche seguite allo scioglimento del Pci (Rifondazione comunista, Pdci, Pds, Ds…). Oggi mi accontento di dirmi ‘di sinistra’ e mi preoccupo solo di fare, nel modo più serio possibile, il mio mestiere.

 

Da Liberazione a Libero, dal Diario a Europa e poi al Riformista…

 

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Ettore davanti alla scrivania di Togliatti al ministero di Grazia e Giustizia

 

Ho lavorato per tanti – anzi troppi… – giornali. Il mio primo quotidiano, a Milano, nel 1995, è stato Liberazione, organo del Partito della Rifondazione comunista, il mio primo vero impiego è stato al Diario della Settimana, poi ho lavorato a Libero (ma solo per tre mesi), OG (giornale nato e morto in tre mesi…), il settimanale di area cattolica ed espressione del mondo non-profit Vita e molti altri ancora.

Da quando mi sono trasferito a Roma, nel 2002, ho lavorato, con diverse forme contrattuali, per il giornale della MargheritaEuropa (un anno), per il quotidiano di area riformista il Riformista (negli anni dal 2004 al 2009, anche se con alcune interruzioni), il Messaggero (dal 2011 al 2013), giornale principale della Capitale.

 

QN logo

Il logo di QN (Quotidiano Nazionale)

 

Tra Quotidiano Nazionale e Tiscali.it

 

Dal 2014 lavoro per Quotidiano Nazionale, network nazionale di ben quattro giornali: Il Giorno – La Nazione – Il Resto del Carlino – Il Telegrafo. Mi sono alternato tra le redazioni di Roma e di Bologna, dove ha sede la redazione centrale di QN, occupandomi sia di scrittura, da Roma, che di ‘desk’ (‘cucina’ redazionale), a Bologna.

Dal 2017 lavoro stabilmente presso la redazione romana di Qn. Dal 2019 scrivo per il sito di notizie Tiscali.it .

Ho scritto per i giornali on-line Vita.it, HuffingtonPost.it, Lettera43.it, Pagina99.it  e molti altri ancora.

 

Termoli

Termoli, vista sul Paese Vecchio

 

Dopo il Liceo classico non c’era che l’Università….

 

Ho frequentato le scuole fino al Liceo (classico) a Termoli (CB), in Molise, dove sono nato nel 1968, precisamente l’11 febbraio, giorno dell’apparizione della Madonna di Lourdes. Mi sono trasferito a Milano nel 1988 per frequentare l’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Scienze Politiche, dove mi sono laureato nel 1994 con tesi in Storia contemporanea e il voto di 110/110 e lode, sul Pci in Abruzzo e Molise (“Comunisti di provincia. Il Pci in Abruzzo e Molise tra politica e società”), tesi con cui ho vinto un premio dell’Istituto storico del Molise (ISSICO) per l’originalità della ricerca e per la documentazione portata a sostegno della mia tesi.

 

Pier Luigi Bersani mentre fuma(va) il sigaro

Pier Luigi Bersani quando ancora poteva fumare il suo inseparabile sigaro Toscano…

 

Una tesi di laurea e tre libri: Renzi, Bersani e ‘Piove governo ladro’

 

Ho pubblicato, oltre alla tesi di laurea, finora ben tre libri:

Bersani (Editori Riuniti, 2013) – prima e unica biografia dell’ex segretario e leader del Pd ;

con altri tre autori  e colleghi (A. De Angelis, A. Mauro, M. Lavia), La volta buona. Matteo Renzi a palazzo Chigi (Editori Riuniti, 2014) sull’ex premier e leader del Pd Matteo Renzi.

Piove governo ladro. Un Dizionario di Politica senza dimenticare le altre (All Around, 2019), ancora in libreria. 

Ne ho in mente molti altri…

 

Volontariato, attività politica e attività sindacale 

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Ettore a Leningrado, davanti all’incrociatore Aurora

 

Ho fatto volontariato in associazioni come l’ICEI, la Croce Verde, diversi ospedali, mille lavoretti (tra cui il ‘Cicerone’ per le scuole superiori a Milano), ho fatto politica durante gli anni passati all’Università Cattolica del Sacro Cuore con il gruppo “ULD – Studenti di Sinistra in Cattolica”.

Ho fondato, con altri, il gruppo politico di sinistra studentesca e giovanile milanese “La Scintilla”.

Ho fondato, con altri, e diretto un’organizzazione di volontariato e di aiuto ai giornalisti colpiti da guerre e censure, IDP (Inviati di Pace). Gruppo che, aiutato e finanziato dall’Ordine lombardo dei Giornalisti, ha portato a termine diverse iniziative di pace durante la guerra del 1998-1999 in Serbia-Bosnia-Kosovo.

Mi sono candidato solo a elezioni della mia categoria (e mai a elezioni politiche!): Ordine dei Giornalisti della Lombardia e del Lazio (dove sono stato revisore dei conti); ASL (Associazione Lombarda Giornalisti) e ASR (Associazione Romana Giornalisti). Sono risultato sempre eletto, in ben due congressi nazionali della FNSI.

Ho partecipato a diversi gruppi di coordinamento di giornalisti free-lance e precari come EdS (“Errori di Stampa“). Non ho mai smesso di credere, nonostante tutto, nell’utilità del Sindacato e dell’Ordine dei giornalisti. 

 

Vita privata e hobby personali 

 

Colleziono vecchie pipe, libri usati, soldatini antichi…

Fumo il sigaro, rigorosamente Toscano Riserva, e la pipa

 

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L’interno del bar del Fico, in piazza del Fico a Roma

 

Vivo con la mia compagna, Federica Mango, giornalista di Rainews24, nel cuore del centro storico di Roma.

Ero un assiduo frequentatore e avventore del Bar della Pace, che ha chiuso nel 2016, e ora lo sono altrettanto del Bar del Fico, che frequento e dove faccio colazione, leggo i giornali e fumo il sigaro tutte le mattine…

 

Ettoremaria_bardelFico

Ettore Maria al bar del Fico in primavera

 

 

2 commenti

  • ☭✮Gb✮☭ ha detto:

    Non crede che il livello d’informazione sia un tantin basso ?
    C’era anni fa un collettivo di mediattivisti sparso in tutto il mondo, dove l’informazione arrivava dal basso e dai territori, non aveva filtri, editori, partiti, azionisti a cui dover rendere conto, persone sono morte con la telecamera in mano, per documentare e informare…
    Si chiamava indymedia http://it.wikipedia.org/wiki/Independent_Media_Center, ci ho dedicato dieci anni di impegno e attivismo, li’ ho trovato vera informazione, non c’erano censure o remore
    di sorta e questo ha dato molto fastidio ai mainstream, di fatto sequestri di server, distruzione del media Centere nella scuola Pascoli nella mattanza G8 2001.
    Per questo che leggere su twitter gli endorsment a Formigli, che ha provato muovendosi dallo studio ad andare a documentare sul territorio, mostrarando qualcosa di un caccia alle streghe che dura da 13 anni, di cui le origini vengono celate quando il pasticcio del 11-9-01 sia ormai documentato con prove inconfutabili , http://www.youtube.com/watch?v=7e9T7JMQ8Fw
    (se lo guardi tutto pero’ dura 1h 30 ) fa veramente indignare perchè si crede che di poter addomesticare tutti ai dettami della Società dello Spettacolo.
    Io come ha twittato sono un povero pirla ma quando vado a dormire, la mia coscienza è pulita
    (sia chiaro non è rivolto a Lei) e continuo a tirare avanti senza aver paura di scrivere e pubblicare fatti storici e documentati, non sono un giornalista ma una persona comune che quando sente parlare di guerre, morti, fame e disperati si indigna e sta male.
    saluti comunisti

    • ettoremariacolombo ha detto:

      Ti chiedo scusa x qualche commento sardonico di troppo. A me piacciono i confronti civili. Questo qui lo e’, quello su Twitter non lo era. Se una trasmissione mi piace lo dico, penso di avere il diritto di opinione pur facendo il giornalista a mia volta. Non ho interessi ne’ poltrone da difendere, sono un Free lance sottopagato. L’informazione in Italia e’ in crisi da decenni, x molti motivi, ma la sudditanza ai padroni non e’ più’ tra essi come un tempo. Saluti (un tempo avrei detto pure io ‘comunisti’, ora non più’. Si nasce incendiari, si muore pompieri).

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