Le recensioni a “PIOVE GOVERNO LADRO”

Le recensioni a “PIOVE GOVERNO LADRO”

Il libro “Piove governo ladro. Dizionario di Politica della Terza Repubblica, senza dimenticare le altre” (edizioni All Around) sta iniziando a ricevere le sue prime recensioni. Eccole!!!

 

copertina libro

Piove Governo Ladro

 

Segnalo qui quelle già uscite, cui man mano aggiungerò quelle che usciranno.

Per ora si tratta di tre lanci dell’agenzia Agi, usciti il 2 dicembre, di un lancio dell’Ansa uscito il 4 dicembre, di un articolo uscito nella sezione Spettacoli del sito di notizie Tiscalinews.it il 3 dicembre e di una recensione uscita sul Quotidiano Nazionale il 4 dicembre 2019.

Segnalo qui sotto il link alla trasmissione Rainewsroom condotta da Paolo Poggio e andata in onda su Rainews24 venerdì 29 ottobre 2019.

Per quanto riguarda le prossime partecipazioni a trasmissioni tv, segnalo che il 6 dicembre sarò ospite alla trasmissione Start Italia di Skytg24 dalle ore 10.00 alle ore 11.00, condotta da Roberto Inciocchi, e che il prossimo 8 dicembre, dalle 7.45 alle 9.15, sarò a Omnibus, su La 7, trasmissione condotta da Edoardo Gullotta, due talk show cui parteciperò anche per parlare del libro.

Infine, segnalo anche che il 9 dicembre, sarò ospite prima, al mattino, dalle ore 9.20 alle ore 10.20, della trasmissione Coffee Break in onda su La 7 e condotta da Andrea Pancani e alla sera della trasmissione Linea Notte, in onda su Rai Tre, condotta da Maurizio Mannoni per illustrare il libro e i motivi per cui l’ho scritto. Qui di seguito, non appena saranno disponibili, metterò i link alle trasmissioni citate. 

 

Ascolta qui di seguito raccontato dall’autore Piove Governo ladro

Ascolta “PIOVE GOVERNO LADRO” su Spreaker.


Qui il link dell’articolo dell’Ansa.it 

 

ansa libro

Recensione Ansa.it

 


L‘articolo uscito su Tiscalinews.it

recensione tiscali

Recensione Tiscali.it


La recensione uscita sul “Quotidiano Nazionale”

 

qn jpg

La recensione su QN


I “lanci” prodotti da Fabrizio Alfano per l’agenzia AGI il 2 dicembre 2019

 

LUNEDÌ 02 DICEMBRE 2019 18.01.32

Libri: Colombo, “Piove governo ladro”, il dizionario della politica (1) =

(AGI) – Roma, 2 dic. – “Piove governo ladro” (edizioni All Around, 348 pp., 18 euro) scritto dal giornalista Ettore Maria Colombo è, come recita il sottotitolo, “Un Dizionario di Politica della Terza Repubblica, senza dimenticare le altre”: sara’ disponibile in tutte le librerie, e ordinabile su Amazon, dal 5 dicembre mentre la presentazione ufficiale si terra’ il 10 dicembre. Ma perché un dizionario e perche sulla Politica italiana? E’ presto detto. La politica italiana cambia volto e forma freneticamente, ma mantiene alcune costanti, alcuni miti e riti che si perpetuano, nel modo di viverla, di usarla e anche di comunicarla. E’ arrivata l’ora di mettere ordine tra le parole piu’ importanti e significative che hanno segnato la storia della Repubblica, quella in corso, la cosiddetta ‘Terza’ Repubblica, senza dimenticare le altre, la mitica ‘Prima Repubblica’ ma anche la ‘Seconda’. La politica italiana e’ passata da un linguaggio aulico e alto a modi di comunicare bassi e volgari, ma non ha mai perso il filo di un discorso comunicativo che e’ sempre stato, allo stesso tempo, ammiccante e forbito, colloquiale e gergale ma anche ricco di richiami e suggestioni storiche, alto e basso. La formula del ‘dizionario’ e’ la piu’ semplice e, insieme, la più utile per padroneggiare una materia vasta e complicata come la politica italiana. La divisione del libro in tre capitoli aiuta ancora di piu’ a circoscrivere l’argomento. Il primo capitolo (“Tanto qui e’ tutto un magna magna”) e’ dedicato alle “Frasi fatte” e ai “Luoghi comuni” della politica, quelle piu’ recenti e piu’ in voga. Si va da “aiutiamoli a casa loro” (gli immigrati) ad “ammucchiata”, dal rischio di “finire come in Grecia” a “ce lo chiede l’Europa”. Poi ci sono gli slogan coniati dai politici. Matteo Renzi e’ diventato famoso per aver inventato “asfaltare” come per gli altrettanto celebri “gufi e rosiconi”, “professoroni” e “pop-corn” o l’hastag “enrico stai sereno”. Il governo, “gialloverde” o “giallorosso” e’ sempre “del cambiamento” ed e’ sempre guidato dall'”avvocato del Popolo” (Giuseppe Conte), per dire dei termini piu’ nuovi. Ma non vanno dimenticati “bunga bunga”, “cene eleganti”, “discesa in campo” e “contratto con gli italiani”, “inciucio” e “teatrino della politica” che hanno caratterizzato l’era di Berlusconi o il “celodurismo” e “Prima il Nord” di Bossi. “Onesta’! Onesta’!”, “Apriremo il Parlamento come una scatola di tonno” e la strategia del “Vaffa” hanno segnato l’irrompere sulla scena di Beppe Grillo e dell’M5S cosi’ come “E’ finita la pacchia”, “sbruffoncella” e “zingaraccia” hanno caratterizzato il predominio di Matteo Salvini che e’ passato dal “prima gli italiani” a chiedere “pieni poteri”. Alcuni leader hanno dato luogo a vere e proprie categorie della Politica (“berlusconismo”, “renzismo”, “grillismo”) e segnano la vita della ormai in corso Terza Repubblica, ma anche la Prima Repubblica si e’ presa la sua rivincita.(AGI) Alf (Segue) 021801 DIC 19 NNN

Libri: Colombo, “Piove governo ladro”, il dizionario della politica (2)=

(AGI) – Roma, 2 dic. – Nel secondo capitolo, “Il Dizionario del Politichese”, vengono infatti analizzati i termini, le definizioni e le parole piu’ astruse e oscure della Politica che sono passate indenni, pur se a volte cambiando di significato e di riferimento, da un era politica all’altra. Craxi si definiva “ago della bilancia” e oggi lo dice di se’ Di Maio. La “cabina di regia” si invocava ai tempi del Pentapartito e lo si fa ancora oggi. La “politica dei caminetti” si faceva ai tempi della Dc e non ha mai smesso di farla il Pd. I “cavalli di razza” erano Fanfani e Moro, ma lo si e’ detto anche di Salvini e Di Maio. Il “manuale Cencelli” si usa sempre, per fare i governi. Le “convergenze parallele” di Moro non sono mai passate di moda cosi’ come la “politica dei due forni” di Andreotti. Il “Palazzo” di Pasolini equivale alla “Casta” dei nostri giorni. Dal “patto della staffetta” Craxi-De Mita siamo passati al “patto della crostata” D’Alema-Berlusconi fino al “patto del Nazareno” tra Renzi e Berlusconi. Il Pd adotta le “primarie”e l’M5S le “parlamentarie”. La “questione morale” la tiro’ fuori Berlinguer ma e’ sempre di attualita’ come i fenomeni del “qualunquismo” e del “trasformismo”, anche se i”voltagabbana” di ieri oggi si chiamano “ribaltonisti”. Il Pd ha perso lo “zoccolo duro” del Pci e i fasti della “Ditta”, manon e’ mai diventato il “partito della Nazione” di Renzi. Il terzo capitolo. Chi lo ha detto? Infine, nel terzo capitolo, “Chi lo ha detto?”, ecco elencati, in ordine cronologico, ma anche contestualizzati e spiegati le parole, le frasi piu’ famose e i tormentoni dei piu’ importanti leader politici italiani dal dopoguerra ad oggi. Nenni era un formidabile battutista (“Piazze piene e urne vuote), “la stanza dei bottoni”, il “vento del Nord”), Saragat restera’ alla memoria per “il destino cinico e baro”, De Gasperi per il “discorso della stanga” e Moro per il suo “non ci faremo processare nelle piazze” mentre le battute fulminanti di Andreotti sono davvero tante. Rino Formica ha coniato perle (“nani e ballerine”, riferita al suo PSI, e “la politica e’ sangue e merda”), Craxi discorsi memorabili. Di Pietro ha inventato un modo di parlare, il “dipietrese”, e Bersani il “bersanese”, linguaggi provinciali ma sapienti, D’Alema folgorava l’uditorio con battute taglienti.(AGI) Alf (Segue) 021801 DIC 19 NNN

LUNEDÌ 02 DICEMBRE 2019 18.02.01

Libri: Colombo, “Piove governo ladro”, il dizionario della politica (3)=

(AGI) – Roma, 2 dic. – Berlusconi e Beppe Grillo, ma anche Umberto Bossi, hanno collezionato iperboli, insulti e invettive di ogni tipo. Poi sono arrivati Renzi, Di Maio e Salvini e hanno cambiato tutto. Il linguaggio politico e il modo di comunicare della politica da ‘alto’, e’ diventato ‘basso’ cosi’ come da ‘astruso’ e’ diventato ‘smart’ e ‘social’. Senza giudicare, ma con un pizzico di ironia, il libro vuole aiutare a capire, e a ricordare, cos’era e cosa e’ diventata la politica italiana. L’autore: Ettore Maria Colombo, giornalista professionista dal 1995, e’ nato in Molise, ha studiato e vissuto a Milano e a Roma. Ha lavorato per diversi giornali quotidiani e settimanali in entrambe le citta’: a Milano per Liberazione, il Diario della Settimana e Vita non profit. A Roma per il Riformista, il Messaggero e Panorama. Dal 2015 e’ corrispondente per le pagine della Politica del Quotidiano nazionale e, dal 2019, per il sito di notizie Tiscalinews.it. Cura un blog di politica, www.ettorecolombo.com, interviene in diversi talk show. La presentazione ufficiale del volume si terra’ il prossimo 10 dicembre 2019, dalle h 16 alle h 18.00, presso la Sala del Refettorio di palazzo San Macuto (via del Seminario 76, Roma) della Camera dei Deputati. Discuteranno del libro, e dell’attualita’ politica, insieme all’autore, i seguenti ospiti: Stefano Ceccanti, deputato del Partito democratico Jole Santelli, deputata di Forza Italia; Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia; Ettore Rosato, Deputato di Italia Viva e vicepresidente della Camera; Raffaele Volpi, deputato della Lega e presidente del Copasir. Modera l’incontro: Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera. (AGI) Alf 021801 DIC 19 NN


Qui il testo del lancio di Anna Arcuri per l’agenzia di stampa Askanews.it

 

MERCOLEDÌ 04 DICEMBRE 2019 17.58.21

“Piove governo ladro”, dizionario di politica domani in libreria

“Piove governo ladro”, dizionario di politica domani in libreria. Frasi fatte e luoghi comuni, dalla Prima alla Terza Repubblica Roma, 4 dic. (askanews) – Esce domani in libreria, e ordinabile su Amazon, “Piove governo ladro” scritto dal giornalista Ettore Maria Colombo, come recita il sottotitolo, “Un Dizionario di Politica della Terza Repubblica, senza dimenticare le altre”. La politica italiana cambia volto e forma freneticamente, ma mantiene alcune costanti, alcuni miti e riti che si perpetuano, nel modo di viverla, di usarla e anche di comunicarla. E’ arrivata l’ora – spiega l’autore – di mettere ordine tra le parole più importanti e significative che hanno segnato la storia della Repubblica, quella in corso, la cosiddetta ‘Terza’ Repubblica, senza dimenticare le altre, la mitica ‘Prima Repubblica’ ma anche la ‘Seconda’. La politica italiana è passata da un linguaggio aulico e alto a modi di comunicare bassi e volgari, ma non ha mai perso il filo di un discorso comunicativo che è sempre stato, allo stesso tempo, ammiccante e forbito, colloquiale e gergale ma anche ricco di richiami e suggestioni storiche, alto e basso. La formula del ‘dizionario’ è la più semplice e, insieme, la più utile per padroneggiare una materia vasta e complicata come la politica italiana. La divisione del libro in tre capitoli aiuta ancora di più a circoscrivere l’argomento. Il primo capitolo (“Tanto qui è tutto un magna magna”) è dedicato alle “Frasi fatte” e ai “Luoghi comuni” della politica, quelle più recenti e più in voga. Si va da “aiutiamoli a casa loro” (gli immigrati) ad “ammucchiata”, dal rischio di “finire come in Grecia” a “ce lo chiede l’Europa”. Poi ci sono gli slogan coniati dai politici. Matteo Renzi è diventato famoso per aver inventato “asfaltare” come per gli altrettanto celebri “gufi e rosiconi”, “professoroni” e “pop-corn” o l’hastag “enrico stai sereno”. “Onestà! Onestà!”, “Apriremo il Parlamento come una scatola di tonno” e la strategia del “Vaffa” hanno segnato l’irrompere sulla scena di Beppe Grillo e dell’M5S così come “E’ finita la pacchia”, “sbruffoncella” e “zingaraccia” hanno caratterizzato il predominio di Matteo Salvini che è passato dal “prima gli italiani” a chiedere “pieni poteri”. Nel secondo capitolo, “Il Dizionario del Politichese”, vengono analizzati i termini, le definizioni e le parole più astruse e oscure della Politica che sono passate indenni, pur se a volte cambiando di significato e di riferimento, da un’era politica all’altra. Craxi si definiva “ago della bilancia” e oggi lo dice di sé Di Maio. La “cabina di regia” si invocava ai tempi del Pentapartito e lo si fa ancora oggi. La “politica dei caminetti” si faceva ai tempi della Dc e non ha mai smesso di farla il Pd. I “cavalli di razza” erano Fanfani e Moro, ma lo si è detto anche di Salvini e Di Maio. Infine, nel terzo capitolo, “Chi lo ha detto?”, sono elencati, in ordine cronologico, ma anche contestualizzati e spiegate le parole, le frasi più famose e i tormentoni dei più importanti leader politici italiani dal dopoguerra ad oggi. Da Nenni, Saragat, Moro e Craxi, passando per Di Pietro che ha inventato un modo di parlare, il “dipietrese”, e Bersani il “bersanese”, linguaggi provinciali ma sapienti. Silvio Berlusconi e Beppe Grillo, ma anche Umberto Bossi, hanno collezionato iperboli, insulti e invettive di ogni tipo. Poi sono arrivati Renzi, Di Maio e Salvini e hanno cambiato tutto. Il linguaggio politico e il modo di comunicare della politica – osserva ancora Ettore Maria Colombo – da ‘alto’, è diventato ‘basso’ così come da ‘astruso’ è diventato ‘smart’ e ‘social’. Senza giudicare, ma con un pizzico di ironia, il libro vuole aiutare a capire, e a ricordare, cos’era e cosa è diventata la politica italiana. Pol/Arc 20191204T175813Z


Qui la mia partecipazione a Rainews24 per parlare del mio libro

 

 Trasmissione “Rainewsroom24” condotta da Paolo Poggio – presentazione del Libro di Ettore Maria Colombo

 

ettore maria colombo in tv

Ettore Maria Colombo presenta a Rainewsroom24 condotta da Paolo Poggio, il suo libro

ettore in tv


Qui la mia partecipazione a TG3Linea notte 

TG3 Linea Notte condotto da Maurizio Mannoni, presenta il libro di Ettore Maria Colombo

 

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TG3 Linea Notte condotto da Maurizio Mannoni, presenta il libro di Ettore Maria Colombo

Linea notte rai3

TG3 Linea Notte condotto da Maurizio Mannoni, presenta il libro di Ettore Maria Colombo, Piove Governo Ladro

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Ettore Maria Colombo

Linea notte rai3

Piove Governo Ladro al TG3 Linea Notte condotto da Maurizio Mannoni



I lanci dell’agenzia Dire scritti da Alfonso Raimo del 9 dicembre 2019

 

POLITICA. DOMANI ETTORE COLOMBO PRESENTA ‘PIOVE GOVERNO LADRO’

DIR0293 2 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
POLITICA. DOMANI ETTORE COLOMBO PRESENTA ‘PIOVE GOVERNO LADRO’
DIZIONARIO DI POLITICA DELLA TERZA REPUBBLICA ‘SENZA DIMENTICARE LE ALTRE’
(DIRE) Roma, 9 dic. – “Piove governo ladro” (edizioni All Around, 348 pp., 18 euro) del giornalista Ettore Maria COLOMBO è, come recita il sottotitolo, “Un Dizionario di Politica della Terza Repubblica, senza dimenticare le altre”. Sara’ disponibile in tutte le librerie, e ordinabile su Amazon, dal 5 dicembre mentre la presentazione ufficiale si terra’ il 10 dicembre. Ma perché’ un dizionario e perché’ sulla Politica italiana? La politica cambia volto e forma freneticamente, ma mantiene alcune costanti, alcuni miti e riti che si perpetuano, nel modo di viverla, di usarla e anche di comunicarla. E’ arrivata l’ora di mettere ordine tra le parole più importanti e significative che hanno segnato la storia della Repubblica, quella in corso, la cosiddetta ‘Terza’ Repubblica, senza dimenticare le altre, la mitica ‘Prima Repubblica’ ma anche la ‘Seconda’. La politica italiana e’ passata da un linguaggio aulico e alto a modi di comunicare bassi e volgari, ma non ha mai perso il filo di un discorso comunicativo che e’ sempre stato, allo stesso tempo, ammiccante e forbito, colloquiale e gergale ma anche ricco di richiami e suggestioni storiche, alto e basso. La formula del ‘dizionario’ e’ la più’ semplice e, insieme, la più’ utile per padroneggiare una materia vasta e complicata come la politica italiana. La divisione del libro in tre capitoli aiuta ancora di piu’ a circoscrivere l’argomento. Il primo capitolo (“Tanto qui e’ tutto un magna magna”) e’ dedicato alle “Frasi fatte” e ai “Luoghi comuni” della politica, quelle piu’ recenti e piu’ in voga. Si va da “aiutiamoli a casa loro” (gli immigrati) ad “ammucchiata”, dal rischio di “finire come in Grecia” a “ce lo chiede l’Europa”. Poi ci sono gli slogan
coniati dai politici. Matteo Renzi e’ diventato famoso per aver inventato “asfaltare” come per gli altrettanto celebri “gufi e rosiconi”, “professoroni” e “pop-corn” o l’hastag “enrico stai sereno”.
Il governo, “gialloverde” o “giallorosso” e’ sempre “del cambiamento” ed e’ sempre guidato dall'”avvocato del Popolo” (Giuseppe Conte), per dire dei termini piu’ nuovi. Ma non vanno dimenticati “bunga bunga”, “cene eleganti”, “discesa in campo” e “contratto con gli italiani”, “inciucio” e “teatrino della politica” che hanno caratterizzato l’era di Berlusconi o il “celodurismo” e “Prima il Nord” di Bossi.”Onesta’! Onesta’!”, “Apriremo il Parlamento come una scatola di tonno” e la strategia del “Vaffa” hanno segnato l’irrompere sulla scena di Beppe Grillo e dell’M5S cosi’ come “E’ finita la pacchia”, “sbruffoncella” e “zingaraccia” hanno caratterizzato il predominio di Matteo Salvini che e’ passato dal “prima gli italiani” a chiedere “pieni poteri”. Alcuni leader hanno dato luogo a vere e proprie categorie della Politica (“berlusconismo”, “renzismo”, “grillismo”) e segnano la vita della ormai in corso Terza Repubblica, ma anche la Prima Repubblica si e’ presa la sua rivincita.

(SEGUE) (Rai/ Dire) 11:00 09-12-19 NNNN

POLITICA. DOMANI ETTORE COLOMBO PRESENTA ‘PIOVE GOVERNO LADRO’ -2-

DIR0294 2 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
POLITICA. DOMANI ETTORE COLOMBO PRESENTA ‘PIOVE GOVERNO LADRO’ -2-

(DIRE) Roma, 9 dic. – Nel secondo capitolo, “Il Dizionario del Politichese”, vengono infatti analizzati i termini, le
definizioni e le parole piu’ astruse e oscure della Politica che sono passate indenni, pur se a volte cambiando di significato e di riferimento, da un era politica all’altra. Craxi si definiva “ago della bilancia” e oggi lo dice di se’ Di Maio. La “cabina di regia” si invocava ai tempi del Pentapartito e lo si fa ancora oggi.
La “politica dei caminetti” si faceva ai tempi della Dc e non ha mai smesso di farla il Pd. I “cavalli di razza” erano Fanfani e Moro, ma lo si e’ detto anche di Salvini e Di Maio. Il “manuale Cencelli” si usa sempre, per fare i governi. Le “convergenze parallele” di Moro non sono mai passate di moda cosi’ come la “politica dei due forni” di Andreotti. Il “Palazzo” di Pasolini equivale alla “Casta” dei nostri giorni. Dal “patto della staffetta” Craxi-De Mita siamo passati al “patto della crostata” D’Alema-Berlusconi fino al “patto del Nazareno” tra Renzi e Berlusconi. Il Pd adotta le “primarie” e l’M5S le  “parlamentarie”. La “questione morale” la tiro’ fuori Berlinguer ma e’ sempre di attualità come i fenomeni del “qualunquismo” e del “trasformismo”, anche se i “voltagabbana” di ieri oggi si chiamano “ribaltonisti”. Il Pd ha perso lo “zoccolo duro” del Pci e i fasti della “Ditta”, ma non e’ mai diventato il “partito della Nazione” di Renzi.
Infine, nel terzo capitolo, “Chi lo ha detto?”, ecco elencati,  in ordine cronologico, ma anche contestualizzati e spiegati le parole, le frasi piu’ famose e i tormentoni dei piu’ importanti leader politici italiani dal dopoguerra ad oggi.
Nenni era un formidabile battutista (“Piazze piene e urne vuote”, “la stanza dei bottoni”, il “vento del Nord”), Saragat restera’ alla memoria per “il destino cinico e baro”, De Gasperi per il “discorso della stanga” e Moro per il suo “non ci faremo processare nelle piazze” mentre le battute fulminanti di Andreotti sono davvero tante. Rino Formica ha coniato perle (“nani e ballerine”, riferita al suo PSI, e “la politica e’ sangue e merda”), Craxi discorsi memorabili. Di Pietro ha inventato un modo di parlare, il “dipietrese”, e Bersani il “bersanese”, linguaggi provinciali ma sapienti, D’Alema folgorava l’uditorio con battute taglienti.
Berlusconi e Beppe Grillo, ma anche Umberto Bossi, hanno collezionato iperboli, insulti e invettive di ogni tipo. Poi sono arrivati Renzi, Di Maio e Salvini e hanno cambiato tutto. Il linguaggio politico e il modo di comunicare della politica da ‘alto’, e’ diventato ‘basso’ cosi’ come da ‘astruso’ e’ diventato ‘smart’ e ‘social’. Senza giudicare, ma con un pizzico di ironia, il libro vuole aiutare a capire, e a ricordare, cos’era e cosa e’ diventata la politica italiana.
Ettore Maria COLOMBO, giornalista professionista dal 1995, e’ nato in Molise, ha studiato e vissuto a Milano e a Roma. Ha lavorato per diversi giornali quotidiani e settimanali in entrambe le citta’: a Milano per Liberazione, il Diario della Settimana e Vita non profit. A Roma per il Riformista, il Messaggero e Panorama. Dal 2015 e’ corrispondente per le pagine della Politica del Quotidiano nazionale e, dal 2019, per il sito di notizie Tiscalinews.it. Cura un blog di politica, www.ettorecolombo.com, interviene in diversi talk show. La presentazione ufficiale del volume si terra’ domani, martedi’ 10 dicembre 2019, dalle 16 alle 18, presso la Sala del Refettorio di palazzo San Macuto (via del Seminario 76, Roma) della Camera dei Deputati. Discuteranno del libro, e dell’attualità’ politica, insieme all’autore, i seguenti ospiti: Stefano Ceccanti, deputato del Partito democratico Jole Santelli, deputata di Forza Italia Wanda Ferro, deputata di Fratelli d’Italia Ettore Rosato, Deputato di Italia Viva e vicepresidente della Camera Raffaele Volpi, deputato della Lega e presidente del Copasir Modera l’incontro: Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera.

 


Piove governo ladro. Le foto di Pizzi alla presentazione del libro di Ettore Maria Colombo con Fedeli, Rosato e Volpi

Appuntamento a Via del Seminario alla Camera per la presentazione del libro di Ettore Maria Colombo, “Piove governo ladro. Un dizionario della politica della Terza Repubblica, senza dimenticare le altre…” (All Around).

Tra i relatori Ettore Rosato, deputato di Italia Viva e vicepresidente della Camera, Raffaele Volpi, deputato della Lega e presidente del Copasir. A moderare l’incontro Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera

Ecco come recita la quarta di copertina del libro:

Piove, governo ladro” è una frase passata alla storia. Divenne un modo di dire. Ma chi la disse, e perché? Oggi potrebbe essere scambiata per una tipica espressione o modo di dire del ‘grillismo’. In pochi mesi – dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018 in poi – siamo entrati a pieno titolo nella Terza Repubblica. Prima, però, è esistita la Seconda e, ovviamente, la Prima. Come si parlava, e come si parla, nel linguaggio della politica italiana, cavalcando tra le varie ‘Repubbliche’? Esistono, nel gergo politico, parole, modi di dire, frasi idiomatiche, espressioni e veri tormentoni che sono entrate nel linguaggio comune ben più che i programmi di governo. Naturalmente, nell’epoca dei social, il fenomeno si è ampliato a dismisura: anzi, si è drogato. Si va da un classico, “Il potere logora chi non ce l’ha”, coniato da Giulio Andreotti, a #Enricostaisereno di Matteo Renzi, dalle “convergenze parallele” di Aldo Moro al “governo del Cambiamento”, oggi in carica, formato da Lega e M5S. Urge mettere in fila tutte le parole, le espressioni, le frasi idiomatiche, raccontare quando, come e perché nacquero, in quale contesto e cosa, invece, significano oggi”.

(Foto: Umberto Pizzi – riproduzione riservata)

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Ettore Maria Colombo e Federica Mango