Parla Moles, sottosegretario all’Editoria: “650 milioni per il comparto e tante campagne di sensibilizzazione sui vaccini e non solo sui vaccini”

Parla Moles, sottosegretario all’Editoria: “650 milioni per il comparto e tante campagne di sensibilizzazione sui vaccini e non solo sui vaccini”

11 Novembre 2021 0 Di Ettore Maria Colombo

Parla il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles (FI): “Abbiamo stanziato 650 milioni per l’Editoria e abbiamo varato varie campagne di sensibilizzazione. Inoltre, aprirò un tavolo di confronto per combattere fake news, le discriminazioni e l’odio sui social”

Parla il sottosegretario all'editoria Giuseppe Moles

Parla il sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles

Nb: questa intervista è stata scritta e pubblicata, il 10 novembre 2021, su “Luce!”, portale che si occupa di inclusione, coesione e differenze per il gruppo editoriale Quotidiano nazionale.

Giuseppe Moles (classe 1967, lucano) è uno dei fondatori del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia. Senatore dal 2018, da febbraio è sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Allievo e braccio destro, per lungo tempo, dell’ex ministro Antonio Martino

Giuseppe Moles è uno dei fondatori del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia. Senatore dal 2018, da febbraio è sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Allievo e braccio destro, per lungo tempo, dell’ex ministro Antonio Martino

Giuseppe Moles (classe 1967, lucano) è uno dei fondatori del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia. Senatore dal 2018, da febbraio è sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Allievo e braccio destro, per lungo tempo, dell’ex ministro Antonio Martino (la cui foto campeggia nel suo ufficio alla Presidenza del Consiglio), è un liberale a tutto tondo, ma anche una persona gradevole, piacevole e un attento osservatore della Politica italiana, di cui conosce miti e riti.

Moles, allievo e braccio destro, per lungo tempo, dell’ex ministro Antonio Martino (in foto)

Moles, allievo e braccio destro, per lungo tempo, dell’ex ministro Antonio Martino (in foto)

Catapultato alla Presidenza del Consiglio, e all’Editoria, dopo una vita passata a occuparsi di Difesa e militari, si è trovato in una giungla di iene (dattilografe) in cui è difficile districarsi, ma lui ci riesce benissimo. Tra i particolari piacevoli, della conversazione con Moles per “Luce!”, è che, nel suo ufficio, con il caffè, si può persino fumare, ovviamente in un angolo dedicato e areato…

Moles, mai come quest’anno i fondi per l’editoria fanno un poderoso ‘balzo in avanti’. Come mai? E’ merito suo o è la risposta a una crisi, quella dell’editoria, ormai irreversibile?

Moles, mai come quest’anno i fondi per l’editoria fanno un poderoso ‘balzo in avanti’

Moles, mai come quest’anno i fondi per l’editoria fanno un poderoso ‘balzo in avanti’

Negli anni Ottanta andava di moda una canzone, “Video kill the radio star”. Si diceva, in pratica, che la tv avrebbe ucciso la radio, ma le cose non sono andate così. Oggi si dice che il digitale sta uccidendo la carta stampata, ma io non lo credo. Credo in una coesistenza virtuosa di tutti i media: tv, radio, digitale. Venendo al cuore della domanda, ho chiesto e ottenuto, dal governo, per l’intero settore, molte cose, ma in più, oggi, con la Manovra è il governo Draghi che si torna ad investire sull’intera filiera del mondo dell’editoria con un Fondo straordinario per l’Editoria che potrà essere utilizzato dal sistema editoriale italiano non solo per sostenere, ma anche per rilanciare, l’intero comparto. Si tratta di 90 milioni nel 2022 e 140 milioni nel 2023 (in totale, sono ben 230 milioni, ndr.).

PNRR europa

E’ un “di più”, rispetto a tutti gli altri strumenti che avevamo già pensato e strutturato, che è da utilizzare per nuove assunzioni, credito d’impresa, investimenti, e che va a sommarsi anche al capitolo del PNRR sulla digitalizzazione.

Confido che, in Parlamento, tutte le forze politiche, anche di diverso orientamento, approveranno queste misure perché sono tutte sensibili al problema. Fino a ieri, ho operato con misure singole, ma il rischio era che rimanessero solo come spot temporanei, ora, invece possiamo ragionare sul medio-lungo periodo per rafforzare il sistema dell’editoria nel suo complesso”.

Parliamo degli investimenti ordinari. Quali sono?

Parliamo degli investimenti ordinari. Quali sono?

Parliamo degli investimenti ordinari. Quali sono?

C’è di base, intanto, il Fondo per il Pluralismo, che cuba 115 milioni, a cui dobbiamo aggiungere tutte le norme che ho inserito nel decreto Sostegni bis, triplicando le risorse passate, per un totale di altri 140 milioni, tra crediti d’imposta diretti e indiretti, ed altro, come ad esempio il sostegno alle edicole e il credito di imposta sulla carta (90 milioni). Su quest’ultimo tema, stiamo aspettando l’ok definitivo della Ue, che arriverà a breve, come anche per altri 60 milioni per gli accordi di filiera. Infine, in Manovra, ho inserito ulteriori 120 milioni di credito d’imposta in due anni sempre per la carta (in totale, si tratta di 435 milioni che, con il Fondo straordinario, cubano ben 665 milioni, ndr.).

La crisi dell’editoria è aumentata con il Covid, o è dovuta all’aggressione di Internet, dei social e dei giganti del web?

La crisi dell’editoria è aumentata con il Covid, o è dovuta all’aggressione di Internet, dei social e dei giganti del web?

La crisi dell’editoria è aumentata con il Covid, o è dovuta all’aggressione di Internet, dei social e dei giganti del web?

“Il Covid non ha che aggravato la crisi del settore, l’ha amplificata. Abbiamo messo in campo tutti gli strumenti possibili per riuscire a fronteggiarla: strumenti immediati, ove possibile e per quanto possibile, e provvedimenti ad hoc, come quelli già citati, come il bonus per le edicole che era di 500 euro e che ho aumentato a mille euro.

Fondo sostegno straordinario

Fondo sostegno straordinario

Con l’aiuto del Fondo straordinario, unito ai fondi ordinari, come detto, il sistema ora può riposizionarsi e traghettare sé stesso nel futuro, quindi sempre più tenendo da conto la tutela occupazionale. Il compito del governo è aiutarlo il meglio possibile proprio perché la crisi del sistema editoriale permane ancora.

Per quanto riguarda i giganti del web, abbiamo recepito l’importante direttiva Ue sul copyright. A ogni editore vanno distribuiti i giusti compensi, quindi l’equo compenso, per l’uso che i giganti del web fanno dei loro articoli: ogni editore deve poter scegliere, e da oggi può farlo, se chiedere l’equo compenso o cedere il suo prodotto in modo gratuito (per la pubblicità che gliene deriva).  Ho lavorato, da questo punto di vista, con il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, per la parte sul diritto d’autore, in modo sinergico, e tutto il governo ha condiviso tutte le mie scelte”.

L’equo compenso riguarda anche i precari del mondo dell’informazione, spesso sottopagati, a prezzi da fame…

L’equo compenso riguarda anche i precari del mondo dell’informazione, spesso sottopagati, a prezzi da fame...

L’equo compenso riguarda anche i precari del mondo dell’informazione

 Quanto fatto a favore del sistema editoriale, che è tanto, può aiutare a risolvere anche questo problema. Ho chiesto alle parti interessate di elaborare delle proposte prima di sedersi intorno al tavolo, per poi poterle valutare. Fra pochi giorni convocherò quindi ufficialmente il tavolo sull’equo compenso e spero che, dopo i fallimenti del passato, potremo trovare insieme soluzioni condivise”.

L’Inpgi, è notizia recente, verrà assorbito dall’Inps. Un fallimento per le pensioni di noi giornalisti?

L’Inpgi, è notizia recente, verrà assorbito dall’Inps. Un fallimento per le pensioni di noi giornalisti?

L’Inpgi, è notizia recente, verrà assorbito dall’Inps. Un fallimento per le pensioni di noi giornalisti?

Innanzitutto, l’Inpgi 2 (la cassa mutua dei giornalisti inquadrati come lavoratori autonomi, ndr.) resta autonomo perché è in attivo.

Per l’Inpgi 1 il rischio era il default e il commissariamento dell’istituto che, in questo modo, è stato sventato. I diritti acquisiti non saranno toccati mentre, dal luglio del 2022, varrà per tutti i contribuenti dell’ex Inpgi 1 il sistema contributivo. Una scelta forse dolorosa, ma l’unica, al momento, perseguibile e quindi necessaria”.

Andiamo sui temi tipici di cui si occupa Luce. Discriminazioni di genere, immagine stereotipata della donna, persone disabili, pedo-pornografia. Cosa si può fare per combatterli?

Discriminazioni di genere, immagine stereotipata della donna, persone disabili, pedo-pornografia

Discriminazioni di genere, immagine stereotipata della donna, persone disabili, pedo-pornografia

La fortuna, e insieme la sfortuna, della mia delega è che è molto trasversale e attraversa, quindi, le competenze che riguardano diversi ministeri, dalla Giustizia alle Pari Opportunità, in merito ai temi che lei solleva e di cui Luce! parla tutti i giorni.

La linea di comunicazione del governo è coordinata dal mio Dipartimento e io non solo ho sposato, ma spesso ho subito veicolato, e dato impulso, a tutte le campagne dei vari ministeri e di tutte le autorità competenti su questi temi.

Una campagne di sensibilizzazione sui vaccini

Una campagne di sensibilizzazione sui vaccini

Ad esempio, la tutela delle condizioni di vita dei bambini, inserita subito nelle nostre campagne di comunicazione istituzionale e, ovviamente, le diverse campagne di sensibilizzazione sui vaccini. L’indicazione che ho dato è di lavorare, e tanto, su tutti questi temi, come pure sul contrasto alla pirateria informatica ed alla diffusione delle fakenews, e non solo sui vaccini, ma in generale.

Qual è il confine, per dire, tra il body shaming e l’istigazione al suicidio?

Qual è il confine, per dire, tra il body shaming e l’istigazione al suicidio?

Tra l’altro, ho in mente di mettere in campo una serie di tavoli di approfondimento per sviluppare al meglio queste campagne nell’ambito della comunicazione istituzionale del governo, in particolare per quello che riguarda il loro impatto sui social e sui più diversi strumenti digitali. Certo, ci sono molti problemi. Qual è il confine, per dire, tra il body shaming e l’istigazione al suicidio? E’ solo penale o anche morale ed etico? Si tratta di temi strettamente correlati, connessi, e stiamo lavorando con diversi ministeri e ministri, per affrontarli. Per fortuna, nel governo, si lavora bene, senza gelosie o prevaricazioni”.

Cosa le fa più paura, del vasto e terribile mondo dei social?

Cosa le fa più paura, del vasto e terribile mondo dei social

Cosa le fa più paura, del vasto e terribile mondo dei social

“Internet e i social possono essere una grande opportunità, perché in realtà sono uno strumento. E’ l’uso che se ne fa che può essere, potenzialmente, pericoloso. Da liberale, penso che il punto è la responsabilità soggettiva del singolo comportamento. Quello che, in diritto, si chiama “comportamento concludente” e che, giuridicamente, diventa un fatto. Sul piano personale, mi preoccupano quelli  che si nascondono dietro l’anonimato e che utilizzano il palcoscenico dei social per diffondere odio, fake news, violenza.

fake news

Fondamentale è la professionalità di chi opera nel mondo dei media e dell’informazione affinché una notizia possa essere certificata e quindi vera. Anche per questo ho voluto rinnovare l’impegno alla diffusione dei giornali e dei periodici cartacei nelle scuole con 13 milioni. Una decisione di cui il ministro all’Istruzione, Bianchi, è stato felice. I nostri ragazzi, nel formarsi la loro opinione, devono poter leggere i libri, ma anche i giornali”. 

La pandemia non accenna a diminuire. Arriverà la quarta ondata, ma i no-vax, no-Pass, si fanno sempre più aggressivi, anche contro i giornalisti

La pandemia non accenna a diminuire

La pandemia non accenna a diminuire

Abbiamo lanciato fin dall’inizio una campagna di sensibilizzazione sulla vaccinazione, e stiamo per lanciare un nuovo video, che partirà lunedì prossimo, su tutti i canali della RAI tv, radio, social (e qui Moles ci fa vedere, in anteprima, il video: ci sono alcuni testimonial molto noti al grande pubblico e tanti cittadini comuni: è proprio bella ed emozionante, come tutte le altre andate già in onda, del resto, ndr.).

Tutti gli attori, i conduttori, i personaggi famosi, ci tengo a dirlo, lo hanno fatto a titolo gratuito, ma mi hanno commosso i tanti cittadini che hanno partecipato e che ho ringraziato, ognuno di loro, di persona. Sono loro il cuore della nostra Italia.

Il Green Pass è uno strumento di libertà, tua e di tutti gli altri.

Il Green Pass è uno strumento di libertà, tua e di tutti gli altri

Vede, solo con i vaccini si può mettere nell’angolo il virus, e l’Italia lo sta facendo. Il Green Pass è uno strumento di libertà, tua e di tutti gli altri. Anche qui, da liberale, dico: la mia libertà finisce dove inizia quella dell’altro. E io ho diritto alla libertà di stare bene, di non ammalarmi, di guarire e di vivere.

Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero, come previsto dalla Costituzione, ma nessuno ha il diritto di usare e esercitare violenza, che va sempre perseguita. Bisogna avere fiducia nella scienza.