“Stessa spiaggia, stesso mare”. L’estate 2020, insolita e nervosa, della Politica e i luoghi di ferie dei politici

“Stessa spiaggia, stesso mare”. L’estate 2020, insolita e nervosa, della Politica e i luoghi di ferie dei politici

3 Agosto 2020 0 Di Ettore Maria Colombo

“Stessa spiaggia, stesso mare”. L’estate 2020 è insolita e nervosa, per la Politica italiana, ma non a causa delle paure da Covid19: tutti si godono le meritate e agognate ferie, a differenza del 2019, ma nessuno si diverte davvero. Troppe le preoccupazioni. I luoghi delle vacanze dei principali leader politici.

 

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Estate, anche la Politica fa vacanze rigorosamente ‘tricolori’

covid 19 meteo estate e primavera

Ad agosto, dunque, andremo in spiaggia (forse…), ma belli distanziati un metro e 80 cm gli uni dagli altri, tra gli ombrelloni

Quest’estate i nostri uomini e donne della Politica italiana non si sono dovuti dare troppa pena né farsi troppi crucci sulle diverse ed eventuali, possibili, destinazioni delle loro agognate vacanze. Detto che le Camere chiuderanno a partire dal 7 agosto per riaprire verso il 24 agosto (non spaventatevi: solo le Commissioni, le aule riapriranno i battenti con calma, ai primi di settembre, e tanti cari saluti alla battaglia mediatica di chi voleva, come Renzi o il Quotidiano nazionale o altri, “mantenere il Parlamento aperto per tutta l’estate”…) e che il governo lavorerà, di fatto, quasi sempre, cioè come al solito tranne nei giorni a cavallo di Ferragosto (quando peraltro verrà approvato il ‘dl Agosto’, la terza manovra economica straordinaria per 25 miliardi di spesa), nella prima estate da Covid19, ‘si porta’, indiscutibilmente, la vacanza italiana, pure un po’ ‘mussoliniana’. Insomma, viva l’autarchia! Si resta nel Belpaese tutti, politici e cittadini comuni, e amen.

Vacanze in Italia

Si testa nel Belpaese

Certo, questo vuol dire dire addio ai grandi viaggi alla scoperta del Mondo (anche i nostri politici sono dei ‘viaggiatori’, più o meno curiosi e acculturati), ma nessuno starà a fare le pulci – come successe alla povera Giovanna Melandri – per vacanze folli a Malindi (Kenya) o all’oggetto di sempre mille attenzioni come Silvio Berlusconi quando costringeva i poveri Letta e Confalonieri a macinare chilometri di footing in vacanze-incubo (per loro, non per Lui, ‘il Dottore’) alle Bermuda

vacanze nel mondo

Vacanze con covid

Quest’anno, con l’aria – pessima e mefitica, quella da pandemia da coronavirus – che tira nel resto del Mondo, si resta tutti in Italia e anche ‘Lorsignori’ si sono adeguati all’editto che il governo, via ministro Speranza, ha diramato alla Nazione: state a casa, proteggetevi il volto con la mascherina, usate il gel igienizzante, rispettate il distanziamento sociale, non create assembramenti, etc etc etc.

Salvini Mascherina Tricolore

Salvini e la cantilena della mascherina

Ecco, questa della mascherina – come dimostra il caso Salvini, ormai messo in croce da tutti i giornali e tutti i siti (“e non la porta”, “e perché non la porta”, “e non la mette”, “e perché non la mette”) di seria informazione e di gossip – è la sola vera seccatura, per i politici italiani in ferie. Infatti, un po’ perché “bisogna dare il buon esempio”, un po’ perché “se ci beccano il foto senza mascherina so’ c.zzi”, i soli uomini e donne italiani che, quest’estate, vedrete portare in modo simpatico e allegro, oltre che rigoroso e teutonico, la mascherina sono loro, i nostri politici.

 

Le ‘mascherine’ dei Politici e le loro vacanze ‘mascherate’

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Meloni e la mascherina patriottica

Poi, certo, ci sono le variazioni sul tema: i meloniani la portano ‘tricolore’, è ovvio, i leghisti verde Padania o ‘da crociati’ (Edoardo Rixi ha sulla sua la Croce di San Giorgio, simbolo di Genova, la sua città, ma altri leghisti sembrano tanti crociati Templari con le loro croci rosse su fondo bianco), quelle dei grillini sono da ospedale, verdine e tristissime, proprio come loro, i democrat azzardano colori fantasiosi che, di solito, poi confluiscono in proventi da distribuire al commercio equo e solidale, un must della sinistra e del cattolicesimo democratico (molte delle mascherine ‘eque’ le smercia ai colleghi Stefano Ceccanti) e solo gli azzurri, banalmente, le portano, appunto, azzurre.

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Stefano Ceccanti e la mascherina equo-solidale

Ma insomma, il punto vero è che mentre molte delle famigliole italiane, e soprattuto dei giovani, se ne fregheranno alla grande/grandissima di obbligo di mascherina, distanziamento sociale, gel, etc. – come dimostrano già feste, rave, party e assembramenti a Capri come a Ponza, in Romagna come in Sicilia – i nostri poveri uomini e donne in Politica (ministri, sottosegretari, onorevoli della Repubblica, esponenti delle Istituzioni) saranno ‘costretti’, dovendo far di necessità virtù, di adeguarsi al pubblico decoro, tenersi addosso la mascherina pure in spiaggia (a costo di morire soffocati), far giocare i figli ‘distanziati’ (a costo di farli piangere), imporre alle mogli (e amanti) vacanze corte, morigerate, seriose (a costi di farsi lasciare). Tutti, si capisce, tranne uno: Salvini,.

 

La seconda estate al Paapete di Salvini è quella più triste, dopo quella più famosa, l’estate 2019, quella dei ‘pieni poteri’

massimo casanova salvini papeete

Massimo Casanova a destra nella foto in consolle con il leader leghista Matteo Salvini

Il leader della Lega è tornato a mettere i piedi nell’acqua, e sulla battigia, del luogo del delitto, il Papeete di Milano Marittima, lido e luogo ormai canonico della politica italica il cui proprietario è un suo caro amico – non a caso diventato, che strano, europarlamentare, Massimo Casanova (un nome, un destino) – dove, appena un anno fa, come nel film “Improvvisamente, l’estate scorsa” – aveva provocato una crisi di governo extraparlamentare, mandato all’aria il governo gialloverde con i 5Stelle, mandato a f.ulo Conte, e soprattutto chiesto i “pieni poteri”. In realtà, non la disse, la famosa frase, al Papeete, ma a Pescara, in Abruzzo, al termine del comizio di giovedì 8 agosto, quando il leader della Lega, allora ministro dell’Interno, pronunciò parole che riecheggiavano quelle dell’amato Duce Chiedo agli italiani, se ne hanno la voglia, di darmi pieni poteri per fare quello che abbiamo promesso di fare fino in fondo, senza rallentamenti e senza palle al piede. […] Siamo in democrazia, chi sceglie Salvini sa cosa sceglie”. Parole e proclama che, come si sa, non portò bene. 

Francesca Verdini

Francesca Verdini

Ma la Storia, il contesto, l’analisi, non è importante. Lo è, invece, che Salvini torni sempre lì, in una sorta di coazione a ripetere, in una filosofia dell’eterno ritorno cara a Vico (nel senso dell’illuminista del Settecento, Giambattista). Insomma, Salvini torna, pur se mestamente, non certo allegramente, nel luogo del suicidio dello scorso 8 agosto e fa spallucce: “Io non tradisco, stessa spiaggia, stesso mare”. Ecco, appunto. Solo che è tutto cambiato. Certo, non c’è Francesca Verdini – un vero grande amore, molto più di una fidanzata, figlia di Denis, carattere d’acciao temprato dal padre – come non c’era l’anno scorso. Ci sono le figlie, come allora, e non c’è mai la ex moglie, come l’estate scorsa.

Salvini open arms

Salvini processo Open Arms

Ma il parallelismo finisce qua. Il leone che era ieri Salvini, infatti, si è di molto spelacchiato: il Capitano andrà a processo ben due volte (navi Gregoretti e Open Arms), per ora in primo grado, perché il Senato li ha autorizzati due volte; i sondaggi sono un disastro da segno meno-meno ogni settimana e la Meloni gli fa sentire il fiato sul collo; Berlusconi è sempre più lontano dai suoi modi e mood; Renzi è diventato un traditore, un “venditore di tappeti”; Pd e M5s sono solo nemici, neppure avversari, Conte è il nemico pubblico numero uno, ma i nemici crescono in casa e non ha più alleati.

Il governatore del Veneto Luca Zaia e della Lombardia Attilio Fontana

Il governatore del Veneto Luca Zaia e della Lombardia Attilio Fontana

Il governatore Fontana, leghista, è stato travolto dallo scandalo dei camici, ed è un guaio che, forse, verrà sanato con il ‘commissariamento’ della sua consiliatura tramite il fidato Davide Caparini, se non arriveranno le dimissioni di Fontana, che si porterebbero dietro la caduta della Giunta e il voto; il governatore Zaia, leghista, sta per vincere troppo bene e troppo da solo le regionali in Veneto, ed è un altro guaio: l’uomo del vero Potere, nella Lega, e delle vere relazioni, Giancarlo Giorgetti, non si fa più vedere con Salvini da un pezzo, e scuote la testa burbero, sconsolato, a ogni uscita scollacciata del Capitano; il partito scricchiola e c’è persino chi dice che, dal simbolo della Lega, il nuovo, “Lega per Salvini premier”, andrebbero tolte le parole ‘Salvini’ e ‘premier’ per lasciare solo la parola ‘Lega’.

Naturalmente, i cronisti – la ‘muta di cani’ di craxiana memoria (insomma, i cronisti sono così, sempre: impietosi, cattivi, acidi) – lo descrivono persino più bolso e ‘rinco’ di quello che è.

Carmelo Lo Papa su Repubblica, Marco Cremonesi sul Corriere della Sera, Alberto Mattioli sulla Stampa, Mario Ajello sul Messaggero, inviati dai loro ‘giornaloni’ (quelli che Salvini detesta) a seguirne le tracce e i fasti-nefasti nella sua seconda estate al Papeete, gli stanno addosso, non gli danno tregua, lo azzannano e ne parlano come si farebbe di un pugile suonato: “sdraio vuote, ombrelloni liberi, consolle deserta, dj sparito, sole cocente, tanga leopardato al chiodo, a Milano Marittima si celebra il funerale del Mojto” scrive Lo Papa.

Il giorno della marmotta

“Vive come nel film di Bill Murray”, il Giorno della Marmotta

Per Ajello “è un pugile suonato”, per Cremonesivive come nel film di Bill Murray”, il Giorno della Marmotta (la storia di un uomo che rivive sempre lo stesso giorno, ndr)”. Insomma, nessuna pietà, dai cronista, ma molta simpatia, comprensione e la solita, interminabile, richiesta di selfie, da parte dei bagnanti (“E lui! E’ lui! E’ davvero lui‼!”). E allora Salvini si fa forza: “L’anno prossimo al Papeete ci torno da premier”. Non ci crede nessuno, nemmeno tra i suoi, ma non importa. “Io ci sono se voi ci siete” urla, non a caso, la sua tshirt sfoggiata in spiaggia a Milano Marittima, quest’anno Il problema è che Salvini ‘c’è’ ancora, ma la folla osannante di italiani per i pieni poteri dov’è finita?

Il premier fa dire che lui “non fa vacanza” (ma non è vero)

Conte e compagna al mare

Giuseppe Conte e Olivia Paladino

Il premier, Giuseppe Conte, il vero ‘arcinemico’ di Salvini, è davvero il suo contrario, il suo contrappasso: metodico e silenzioso, palaudato e formale, prima fa passare una velina ai giornali, prontamente ripresa da quelli più adulatori: “Il presidente del Consiglio non farà alcuna vacanza, lavorerà per gli italiani, ci sono i soldi e i piani per il Recovery Fund da decidere e da distribuire…”.

Poi, manco passa un giorno, e si scopre che non è vero. Sullo stesso giornale dove era uscita la ‘notizia’ il giorno prima, viene controscritto, in modo assai agiografico, e triste, che “ha scelto la Puglia, il premier Giuseppe Conte, che dopo aver trascorso un week end sul Gargano con la compagna Olivia Paladino, torna nuovamente nella sua regione per visitare San Giovanni Rotondo, dove si trova la sua famiglia”, in particolare il suo borgo d’origine, Volturare Appula. Cosa dovrebbe mai ‘visitare’ di una regione e di paesini che conosce palmo a palmo, Conte, non si capisce, ma tant’è. Il premier, anche qui come la ‘buonanima’ del Duce, ha la luce di palazzo Chigi sempre accesa, non riposa mai. Tranne qualche giorno, con la compagna (che c’è ancora, quindi, anche se è incognita, abscondita, non si vede mai) mentre non si hanno notizie del figlio, forse è in camping.

Puglia

La Puglia gli viene a fagiolo, a Conte

Ma la Puglia gli viene a fagiolo, a Conte. Perché li si vota e il premier vuole contribuire alla sua sopravvivenza politica, ergo si spenderà andando più del solito nella sua regione, magari con qualche puntatina, tra un cdm e l’altro, a Sabaudia, sulla costa laziale, posto chic oltre che ‘littorio’.

‘Giggino’ e fidanzata al seguito, che lo comanda, in Sardegna

Virginia Saba e Gigino Di Maio

Virginia Saba e Gigino Di Maio

Anche Luigi Di Maio parte con fidanzata al seguito: andrà in Sardegna, terra della sua compagna, Virginia Saba, giornalista tosta e donna discreta: non si vede mai per scelta (di lei), le malelingue non la sfiorano, non approfitta del ruolo ma se c’è da dire a ‘Giggino’: ‘guarda che è ora che tu ti riprenda i 5Stelle, sennò Conte te li frega sotto il naso e pure con l’accordo di Grillo, datti da fare, amore mio’, beh, lui l’ascolta. Si attiva. Si dà da fare. Almeno ci prova, ecco. Poi, per coincidenza singolare della vita, Di Maio, che a sua volta dovrebbe fare una puntatina a Sabaudia (difficile che incontri Conte: si detestano, come si sa) va e viene dalla Sardegna – dove è già stato più volte in questi mesi e da dove ha già postato foto di loro due che si abbracciano e guardano, teneri teneri, l’orizzonte (su Instagram, ovvio, e dove le vuoi postare le foto, sennò?) – ed è pure abbronzato, ma soprattutto è a un tiro di schioppo dalla mitica, storica, residenza estiva di Silvio Berlusconi.

La nuova vita del Cavaliere nella vecchia Porto Rotondo

Berlusconi vacanza sardegna

Berlusconi in vacanza in Sardegna

Il Cavaliere, dopo aver passato l’intero lockdown nella villa della figlia Marina a Mentone, in Provenza, ritorna ad abitare la sua storica – e mitica, ma dimenticatevi le feste, i festini, i fuochi d’artificio, gli spettacoli danzanti, è un altro Cav – villa di Porto Rotondo, in Sardegna, luogo che sembrava dimenticato (in favore della Provenza) e che invece, grazie anche alla presenza di Marta Fascina, la giovane deputata calabro-campana di Forza Italia subentrata nel suo cuore a Francesca Pascale, si ripropone come simbolo della nuova vita e della ritrovata centralità politica del Cavaliere. Il quale Cav, concavo e convesso come è, si gode la Sardegna e da qui un po’ sostiene e un po’ no il governo Conte e che, da gatto sornione, attende settembre per nuovi migliori sviluppi a lui consoni.

 

Il ‘rigore’ della Meloni anche nelle ferie: lavoro, solo lavoro…

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Giorgia Meloni in vacanza

Giorgia Meloni, che con Fratelli d’Italia sta insidiando la leadership del centrodestra al Carroccio in tutti i sondaggi, resta sempre con quella sua aria, un po’ imbronciata e un po’ timida, che però la vedono crescere in popolarità. Per lei, che una volta girava gli States ma “per incontrare Trump“, mica per vedere musei, o altre capitali europee (idem), una che ne sa una più del Diavolo in fatto di marketing, vacanze tra Marche e Puglia, “dove da sempre va con la famiglia” cinguettano i suoi. Un modo come un altro per declinare il mantra, sotto forma di rap, “sono Giorgia, sono cristiana, sono mamma, sono italiana”. Un vero genio, lei, cui viene perdonato, ormai, di tutto, come al Salvini 2019.

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Daniela Santanché al mare

E anche se, in pieno agosto, la Meloni dovesse qualche volta mettere piede in quel posto da ‘stracafonal’ e balli e festini vip di dubbio gusto, tra ‘trenini’, cappelli e pareo alla moda, Briatore&co. nei tavoli rigorsoamente ‘riservati’ che corrisponde al ‘Twinga’ di Forte dei Marmi, proprietà e regno della sua vippissima e super-cafonal senatrice, Daniela Santanché – dove forse passerà anche, per sostenere la sua candidata in Toscana, la fedelissima Susanna Ceccardi, anche Salvini – potete stare certi che a ‘Giorgia’ nessuno addosserà le ‘colpe’ di estati su di giri e privi di ‘distanziamento’.

 

La ‘noia’ mortale dei dem: Dolomiti e dintorni…

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Lontani anni luce le vacanze di D’alema sulle sue barche

Invece, nel centrosinistra, come sempre domina il grigiore e la noia. Lontani anni luce le vacanze in barca di D’Alema (Ikarus I e Ikarus II le sue barche a vela che fecero epoca), le piscine ‘a forma di cozza’ di Mastella, le vacanze termali (per ritemprarsi dalle fatiche rivoluzionarie) di Bertinotti, gli attici a New York di Veltroni per incontrare i Kennedy, e persino le solari e francescane pedalate in bici di Prodi, quest’anno ‘si porta’ la montagna, in particolare le silenziose montagne delle Dolomiti.

dolomiti italia

Una spettacolare vista delle dolomiti

Il ministro del Turismo, Dario Franceschini, si dividerà tra, appunto, le Dolomiti e qualche giorno al mare, con la Sardegna come meta preferita. Niente fughe all’estero neanche per il leader del Pd, Nicola Zingaretti, che andrà ‘solo’ qualche giorno pure lui sulle Dolomiti, poi un week end a Fregene (sempre se i romani gli lasceranno un fazzoletto di spiaggia libera…) e poi via in un ‘fantastico’ (si fa per dire) tour tra le Feste de l’Unità per la campagna elettorale nelle sei regioni prossime al voto.

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La ministra Lamorgese resta al Viminale

Nulla al confronto delle vacanze davvero ‘penitenziali’ che ‘non’ farà la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la quale, oltre a dover gestire l’emergenza Covid, è alle prese anche con l’ondata di nuovi sbarchi dei migranti: lei stessa fa sapere che passerà buona parte delle vacanze al Viminale, magari con qualche giorno in una spiaggia non troppo distante (sic) da Roma.

L’estate ‘trasversale’ dei ciellini: Rimini con cotanto Draghi

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Mario Draghi che fa Jogging (foto di repertorio 2012)

C’è poi un ‘luogo’, fisico e metafisico, più che un soggetto politico, quello del Meeting di Cl che si tiene, come ogni anno, a fine agosto a Rimini e che segna, ogni anno, dal 18 al 24 agosto, la ‘ripartenza’ della stagione politica, oltre che ampie e dotte riflessioni sul senso religioso dell’esistenza. Quest’anno il Meeting avrà una importanza particolare: ci sarà e parlerà, il giorno dell’apertura, l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, oltre molti altri leader di partito (Di Maio, Salvini, Meloni, etc.), ma non Zingaretti (problemi di agende) né Conte (non invitato). Il potenziale ‘salvatore’ della Patria Draghi cosa dirà? Se lo stanno chiedendo tutti. Di sicuro il Meeting sarà luogo di discorsi ‘trasversali’ e post-contiani, sempre che Conte non duri invece a lungo e farli evaporare.

Le vacanze ‘stanziali’ dei governatori Zaia e Bonaccini

luca zaia

Il “doge” del veneto Luca Zaia

Vacanze stanziali e ultra-morigerate per i governatori, sia quelli in carica, sia quelli alla caccia di rielezione. Il ‘doge’ del Veneto, Luca Zaia, subissato di impegni tra gestione del Covid e campagna elettorale alle porte, al Corriere ha spiegato che non si muoverà dalla sua casa in campagna.

Bonaccini vacanze

Bonaccini e la riviera romagnola

Invece, il collega dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (Pd), andrà in vacanza sulla ‘sua’ riviera romagnola, sfoggiando muscoli scolpiti e occhiali a goccia, forse perché deve ritemprarsi in vista della prossima ‘scalata’ al Pd che potrebbe fare in simultanea a quella di Zaia in Lega. Gli altri governatori uscenti, sia ricandidati che aspiranti alla carica, non faranno, ovviamente, vacanze: si sono già gettati tutti, a peso morto, in una campagna elettorale dagli esiti incerti e difficilissima. 

Le vacanze sbagliate/1. Dibba e i suoi falsi Mojito a Ortona

alessandro di Battista barman per una estate

Alessandro Di Battista barman per una estate

Di sicuro la vacanza più assurda e singolare, anzi: lunare, quest’anno è quella di Alessandro Di Battista, detto ‘Dibba’. Il pasdaran dei 5Stelle, che un anno è andato in Sud America, dal Chiapas alla Terra del Fuoco, sulle orme di Che Guevara, e un altro anno è andato in Iran, sulle orme di fanatici religiosi jihadisti (quando si dice la coerenza…), quest’anno, in attesa del secondo figlio (a proposito, auguri sinceri!), si è ridotto a farsi ospitare dal cognato in un hotel che questi gestisce in uno dei luoghi più tristi della terra, la quieta e sonnolenta cittadina marina di Ortona, in Abruzzo.

mojito

Il Dibba, sulla spiaggia abruzzese, finge di non annoiarsi a fare dei cocktail che non sa fare (l’inviato del Corsera, Fabrizio Roncone, non solo ha scoperto che era lì ma ha anche scoperto che metteva le foglioline di menta non nel Mojito, dove ci vanno,  ma nel Negroni, una sorta di cocktail-omicidio…) e, saltata una vacanza ai Caraibi e un viaggio dell’anima in India, “il forever young del grillismo da castelli di sabbia”, come lo descrive Mario Ajello sul Messaggero, “può imprevedibilmente aspirare ad entrare nel grande giro politico-agostano”. Che è quello in cui si svelano, luogo per luogo, i personaggi e le strategie di chi conte o credi di contare nella nuova stagione politica che si apre. Insomma, continua sarcastico Ajello, “Ortona è come la Martha’s Veynard, non kennediana ma ‘romanordara’ di Ale, di Sarah (la compagna), Andrea, il figlio già vivente, e quello nascituro ancora nella pancia della genitrice, in cui il Dibba si ritempra e prepara la sua scalata al movimento (ma gliela fa?) puntando a vincere, se mai ci saranno, gli Stati Generali M5S contro i maggiorenti Grillo e Di Maio e con al fianco solo Casaleggio. Rousseau diventerà magari un cocktail, forse menta free?”.

Le vacanze sbagliate/2. Il sindaco Gori fugge a Formentera

Gori a Formentera

Gori e la Parodi a Formentera

Mentre il sindaco di Milano Beppe Sala – uno funambolico di suo, calzini colorati e foto in posa con personaggi strani – si limita a passare tre settimane (parecchie) in Liguria, metà classica dei milanesi ‘bauscia’ (ricchi e antipatici), e mentre il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha tutt’altri guai e pensieri (inchieste giudiziarie pesanti, richieste di sfiducia/dimissioni, rischio commissariamento) e gli è venuto pure un mezzo coccolone, quindi niente ferie, solo tanto riposo – e magari, riflettere sugli errori commessi – tocca a Giorgio Gori (Pd, ex renziano, anti-Zingaretti), sindaco di Bergamo, città simbolo per l’ondata di vittime del Covid, realizzare la prima ‘cappellata’ vacanziera da parte di un politico nella calda, e afosa, estate post-Covid, quella del 2020.

Cosciente o incosciente, Gori viene immortalato sul settimanale Chi del 15 luglio scorso sulle spiagge di Formentera, in Spagna, con la moglie Cristina Parodi, nota giornalista tv, volto Mediaset, detta ‘Bambi’. Un’immagine che scatena polemiche, sui social e non solo, roventi e furenti, anche se – a sua discolpa – si riferisce a un viaggio, durato soltanto un fine settimana, nella casa alle Baleari del sindaco di Bergamo e della conduttrice tv. Una gaffe che, sinceramente, Gori si poteva risparmiare, restandosene anche lui, almeno in terra italiana, e non facendosi fare foto ‘rubate’.

Le vacanze sbagliate/3. I renziani in barca ad Ischia

renzi vacanze

Matteo Renzi in vacanza

Mentre l’ex premier Matteo Renzi, e leader di Iv, dovrebbe rimanere in Toscana, tra la Versilia e la Maremma, giudizioso e compito come mai è stato nella sua folgorante carriera (ascesa e discesa), è un’altra contestatissima foto (chissà che cosa c’è di male…) questa volta dei suoi a creare danno.

boschi foto ischia yacht

Ecco la foto che ritrae la ex ministra Maria Elena Boschi e una allegra pattuglia di renziani (tra loro Gennaro Migliore e Luciano Nobili) che si fanno ritrarre felici e sorridenti in barca ad Ischia

Si tratta della foto, un selfie (quindi i ‘ragazzi’ italovivi sono doppiamente colpevoli, e di stupidità), che ritrae la ex ministra Maria Elena Boschi e una allegra pattuglia di renziani (tra loro Gennaro Migliore e Luciano Nobili) che si fanno ritrarre felici e sorridenti in barca ad Ischia, su uno yacht. Ovviamente, si scatena l’ira funesta sempre dei soliti social, ormai più ‘penitenziali’ e ‘bacchettoni’ di un Savonarola.Va detto che la mania forsennata dei selfie non ha mai portato bene ai renziani, che potevano stare più attenti, o almeno farsi più furbi (per la serie:’toglieteglielo sto’ Instagram!’).  

angela merkel marito ischia 2013

Angela Merkel in compagnia del marito in vacanza ad Ischia

Unica consolazione, aver fatto un grande favore alla bellissima isola ischitana, nota per essere il buen retiro estivo della cancelliera Merkel. L’isola campana svetterà come uno degli ombelichi di questa estate tra vacanze (poche) e elezioni regionali (tante, il 20 settembre, da preparare sotto la canicola). Sempre meglio dell’anno scorso, quando proprio Salvini fece saltare le ferie a tutti…

 


NB: questo articolo è stato pubblicato, in forma più succinta, sul sito di notizie Tiscali.it il 3 agosto 2020