Il (devastante) quadro dell’Istituto Cattaneo. Centrodestra pronto a vincere le elezioni a valanga, il centrosinistra, confinato alla piccola ‘ridotta rossa’

Il (devastante) quadro dell’Istituto Cattaneo. Centrodestra pronto a vincere le elezioni a valanga, il centrosinistra, confinato alla piccola ‘ridotta rossa’

10 Agosto 2022 0 Di Ettore Maria Colombo

Il (devastante) quadro dell’Istituto Cattaneo.
Centrodestra pronto a vincere le elezioni a valanga e l’Italia a diventare un ‘mare blu’.
Il centrosinistra, confinato alla piccola ‘ridotta rossa’, paga duro pegno al Terzo Polo (Az-Iv)

Il (devastante) quadro dell’Istituto Cattaneo.

Il (devastante) quadro dell’Istituto Cattaneo.

 

Nb: questo articolo è stato pubblicato, ma in forma molto più succinta, il 10 agosto 2022 sulle pagine del Quotidiano Nazionale

 

Come volevasi dimostrare….

“O mutos deloi” (la favola dimostra che – come scriveva Esopo)

“O mutos deloi” (la favola dimostra che – come scriveva Esopo)

“O mutos deloi” (la favola dimostra che – come scriveva Esopo) … Dopo la rottura del “patto di unità d’azione” (quando uno dice l’ironia della Storia: era di moda nel secondo dopoguerra tra Pci e Psi e, pure quello, fece una pessima fine…) tra Pd-centrosinistra e, appunto, Azione di Carlo Calenda, tutto si è fatto maledettamente più complicato, per Letta&co, cioè per la Sinistra.

Letta e Calenda

Letta e Calenda

La quale Azione, peraltro, pur orba di +Europa (che presto si traferirà armi e bagagli col Pd), sta per presentarsi, sotto forma di ‘Terzo polo’, in un listone unico con Iv di Renzi e la ‘Lista civica’ di Pizzarotti, aumentando – ma anche vieppiù frammentando – l’offerta politica dell’ex ‘campo largo’ (Pd-LeU-Iv-Azione-sinistra radicale-5S) e pure del ‘campo stretto’ (Pd-nanetti-Azione/+Eu). Morale, le previsioni elettorali delle elezioni politiche sono già diventate un ‘bagno di sangue’, per il centrosinistra.

Camposanto Monumentale di Pisa

Camposanto Monumentale di Pisa

Altro che ‘campo largo’. Siamo, di fatto, alle dimensioni del ‘camposanto’.

A dirlo, però, non solo commentatori, opinionisti o giornali sospettabili di simpatie ‘neo-fasciste’ – che fanno, si capisce, il loro mestiere – ma un istituto, il Carlo Cattaneo, che – fondato nel 1965 dai lombi della rivista bolognese “Il Mulino” – non è solo una prestigiosa Fondazione di ricerca, ma è diretto dal professor Salvatore Vassallo. Il quale, sia detto per inciso, ha scritto lo Statuto del Pd, insieme a un altro prof, Stefano Ceccanti. Insomma, i fatti hanno la testa dura, i numeri ancor di più e nomina sunt consequentia rerum.

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Prof Salvatore Vassallo

Tradotto, non ci si può far nulla – né dirlo vuol dire essere, o non essere, ‘di sinistra’ – e tocca constatare che, rebus sic stantibus (per seguitare col latinorum), le prossime elezioni politiche, a meno di astruse, e improbabili, congiunzioni astrali, il Pd e i suoi alleati ‘nanetti’ (Verdi-SI, Impegno civico e, presto, anche +Europa) le perderà e il centrodestra, invece, le vincerà in modo largo. E pure ‘di brutto’, come si dice.

 

Astensione di “ritorno”?

accendere un cero alla Madonna, quella ‘nera’ di Czestochowa

Accendere un cero alla Madonna, quella ‘nera’ di Czestochowa

A meno che, si capisce, l’astensione – detta “di ritorno”, cioè gli ex astenuti storici, il 30% di essi – o i votanti di altri partiti (M5s in testa) non decidano di andare alle urne e votare, in massa, per il Pd. Il che, però, dal punto di vista del calcolo delle probabilità, equivale ad accendere un cero alla Madonna, quella ‘nera’ di Czestochowa.

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Ma vediamole, dunque, le stime del Cattaneo

Ma vediamole, dunque, le stime del Cattaneo, aggiornate a ieri dopo la rapida modifica in base alla nuova composizione delle coalizioni, specie, appunto, quella di centrosinistra (le tabelle le potete trovate tutte nel grafico qui di fianco). In questo nuovo scenario, dice il Cattaneo, in cui IV e Azione non faranno più parte del centrosinistra (con Iv, in realtà, il ‘rischio’ non c’era mai stato) e daranno vita a un ‘listone’ (o liste collegate) che, presumibilmente, la soglia di sbarramento del 3% la passeranno, accendendo, dunque, alla ripartizione dei seggi della quota proporzionale (ma non, come pure i 5Stelle, a quella dei collegi uninominali) e considerando le medie di tutti i sondaggi pubblicati tra fine luglio e inizi agosto, ai tre partiti di centrodestra (FdI, Lega, FI) viene attribuito il 46% dei voti sul piano nazionale, al M5S poco meno del’11%. Invece, per stabilire quale quota di voti è plausibile attribuire oggi al centrosinistra formato short e alla lista IV-Az, il Cattaneo fa ricorso ai sondaggi dei primi 4 mesi del 2022, quando Az e +Eu erano contate divise.

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Un simbolo dei sondaggi

Il risultato del Cattaneo collima con quanto già vari sondaggisti dicono “verbalmente”, basandosi su singole rilevazioni dell’ultima settimana. “Il centro-sinistra arriverebbe al 30%, la lista IV-Azione al 6%” scrive il Cattaneo, che poi, nella sua nota metodologica, spiega che la “stima della distribuzione complessiva dei seggi è stata effettuata  in base alla distribuzione territoriale delle Europee 2019 e dei sondaggi di luglio-agosto 2022”. In buona sostanza, secondo il Cattaneo, il centrodestra farebbe il pieno all’uninominale, sia al Senato che alla Camera.

Camera dei Deputati

L’aula del Senato fotografata dalla tribuna stampa

I seggi “blindati” per il centrosinistra si ridurrebbero a pochissime sezioni della Toscana e delle zone centrali delle grandi città. La stima dei seggi prevede, alla Camera, 245 seggi al centrodestra, pari al 61% dei seggi (causa l’effetto ‘moltiplicatore’ del Rosatellum e della sua parte maggioritaria), 107 al centrosinistra, 27 per il M5s, 16 per Azione-Iv, 5 agli altri, compresi, però, almeno 4 seggi alla SVP-PATT. Al Senato, invece, il centrodestra sfonderebbe il muro dei 127 seggi (63,5%), il centrosinistra si fermerebbe a 51 seggi, M5s 12, 7 ad Azione-Iv, altri 3. Insomma, siamo al ‘bagno di sangue’.

istituto cattaneo

Piccola consolazione. Nonostante la stima del Cattaneo dia il centrodestra vicino al 66% dei seggi, cioè la maggioranza dei due terzi in entrambe le Camere, sufficiente, eventualmente, a modificare autonomamente la Costituzione, “questo scenario appare molto improbabile”.

Ma perché?

perche

Perché, rispetto all’equilibrio che emerge dalla stima, i margini di crescita sulla quota proporzionale appaiono risicati. Anche assumendo che i parlamentari eletti in liste indipendenti della ripartizione dell’America meridionale (si parla, qui, degli eletti all’Estero: sono 8 alla Camera e 4 al Senato in tutto e vengono eletti con metodo proporzionale pieno, ndr.) aderiscano al centrodestra, questo dovrebbe conquistare altri 6 collegi uninominali del Senato (che le stime assegnano al Pd) e, soprattutto, 20 collegi in più alla Camera. Il centrosinistra, cioè, dovrebbe perdere non solo nei collegi di Prato, Grosseto o nel I municipio di Genova, ma anche in tutti e tre i collegi del centro di Milano in due di Napoli (Fuorigrotta e San Carlo), nel I e III Municipio di Roma, a Imola, Ravenna, Carpi, Reggio Emilia, Modena, conservando solo 3 collegi (Firenze, Bologna, Scandicci).

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Palmiro Togliatti, storico segretario del Pci

Scenario drammatico, da ‘fine del Mondo’, per il Pd, ma neppure da scartare. “Coraggio, compagni, ancora uno sforzo!” diceva, ai tempi, Palmiro Togliatti.