Il coronavirus fa paura anche alla Politica. La crisi di governo si sfebbra, le polemiche no

Il coronavirus fa paura anche alla Politica. La crisi di governo si sfebbra, le polemiche no

24 Febbraio 2020 0 Di Ettore Maria Colombo

NB: oggi, per ovvi motivi, parliamo anche di fatti di cronaca bianca legati all’epidemia del coronavirus. 

 

Sommario

Il coronavirus dilaga in Italia e fa paura anche alla Politica. La crisi di governo scompare come d’incanto, ma le bordate polemiche di Salvini contro il governo si alzano di tono

Salvini corona virus

Le bordate polemiche di Salvini contro il governo si alzano di tono

Il coronavirus dilaga anche in Italia, i casi di decessi e ammalati aumentano (siamo alla terza vittima di coronavirus in Italia, una donna ricoverata a Crema, il bilancio è di 152 contagiati e l’Italia è il terzo paese per numero di infetti dopo Cina e Corea del Sud) e anche gli episodi di intolleranza e di razzismo nei confronti della comunità cinese, ma questo non basta a fermare le polemiche (Salvini contro il governo, Zingaretti contro Salvini, i governatori leghisti delle regioni del Nord contro il ministro Speranza e via di questo passo), mentre, come prova a dire, serissimo e abbastanza inascoltato, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella,è il momento della responsabilità e dell’unità”.

Sergio Mattarella “è il momento della responsabilità e dellunità”

Sergio Mattarella, “è il momento della responsabilità e dell’unità”

 

 

Fontana (Lombardia): “Milano come Wuhan se peggiora”. Conte: “Siamo sorpresi dall’esplodere dei casi”… 

quarantena

Non pensiamo di isolare Milano, ma se la situazione degenera è possibile che prenderemo misure come a Wuhan”. Sono le parole pronunciate ieri pomeriggio dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, che, intervenendo a Mezz’ora in più, il programma di Lucia Annunziata su Rai 3, ha spiegato che per ora sono stati presi provvedimenti settoriali e, al momento, è impensabile isolare Milano, ma se la situazione dovesse diventare più complicata, non è da escludere che ciò accada.

CORONAVIRUS milano

Chiediamo ai cittadini di collaborare” per arginare il contagio del coronavirus in Italia è la richiesta del ministro della Salute, Roberto Speranza, che sempre intervenendo a Mezz’ora in più ha detto: “Siamo al lavoro 24 ore su 24. il decreto approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri mette tutti noi nelle condizioni di agire con tempestività”.

Borrelli Conte

Conte e Borrelli

E ancora: ”È in corso un confronto con i presidenti di regione, con il presidente Conte e Borrelli per provare a rafforzare le misure per il contenimento del virus. Il servizio sanitario nazionale è in grado di affrontare l’emergenza ma serve l’aiuto di tutti”.

Poi il messaggio di ottimismo del titolare della Salute: “È l’esperienza più forte della mia vita. Si sta facendo un lavoro straordinario, nessuno è solo e sono sicuro che vinceremo questa sfida”.

Mascherine virus malattia contagio coronavirus

Il premier Conte ha invece affermato: “Stiamo lavorando con i governatori del Nord e in costante coordinamento con i ministri”del governo. Confesso che siamo rimasti sorpresi da questa esplosione del numero dei casi (parole destinate a suscitare nuove polemiche politiche, ndr.)La linea della massima precauzione ha pagato ma dobbiamo continuare a perseguire questa politica. Stiamo cercando di individuare focolai, per fare di tutto per contenere il contagio”, spiega ancora il premier. Sul versante politico, a chi gli chiede se serve un governo di unità nazionale in vista per fronteggiare l’emergenza? “Il mio compito è lavorare per contenere il contagio”, risponde il premier. 

Le misure anche economiche del governo anti-coronavirus 

ministero delleconomia MEF

Non solo misure sanitarie e di contenimento del coronavirus, ma anche provvedimenti sull’economia. Il governo sta pensando alla sospensione degli adempimenti fiscali, dal pagamento dei tributi a quello delle rate della riscossione, ma anche dei pagamenti delle forniture di energia elettrica. Misure queste che, a quanto apprende l’Ansa, saranno contenute nel secondo decreto per fronteggiare l’emergenza coronavirus, con gli interventi economici a sostegno di famiglie e imprese delle ‘zone rosse’. I tecnici, riferiscono fonti del Mef, sono al ministero anche in queste ore e stanno predisponendo il provvedimento, che dovrebbe essere varato “in tempi molto rapidi”.

gualtieri roberto

Il Ministro Gualtieri

Gli uffici legislativi del ministero dell’Economia e delle Finanze sono al lavoro in contatto con il Ministro Gualtieri, che si trova, a Ryad per il G20 e ha sentito il premier Conte, per predisporre un decreto legge con il quale fronteggiare le prime conseguenze economiche dell’emergenza sanitariaSi tratta di misure riservate alle famiglie ed alle imprese residenti nelle zone rosse.

Il governo stanzia ha stanziato dunque altri 20 milioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus: “Per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria lo stanziamento previsto è incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2020 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”. I 20 milioni sono stati recuperati dal fondo predisposto per i premi della lotteria degli scontrini.


Qui un articolo di Wired che racconta, con precisione scientifica, il contagio del virus. 

Nuovo coronavirus, una mappa per raccontare il contagio

 

Qui un articolo del sito di notizie NewList.it (in abbonamento) di Mario Sechi di cui riporto qui solo il titolo e il sommario: 

 

Il coronavirus cala la maschera

Stop al Carnevale a Venezia, chiude la Scala a Milano. Due simboli dell’Italia, della sua creatività e gioia di vivere, in ritirata di fronte al coronavirus. La psicosi e la realtà, la scienza e lo spavento. Marco Patricelli indaga sulla storia dell’epidemia in un paese che passa dal senso eccessivo di sicurezza alla paura irrazionale

I contagiati dal coronavirus in Italia sono 132; il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha fermato i festeggiamenti del Carnevale di Venezia e tutte le altre manifestazioni pubbliche; 10 paesi della Lombardia e 1 uno del Veneto sono in quarantena; scuole e università sono state chiuse in Veneto, Lombardia e Emilia Romagna; il numero di contagiati in Italia ha superato quelli Hong Kong e siamo vicini al terzo posto che è occupato dal Giappone; non c’è traccia di alcun paziente zero in Lombardia e Veneto; le industrie temono un calo netto della produzione; il Teatro alla Scala ha sospeso l’attività. Prevenzione e paura, politica e medicina, questa è la crisi del coronavirus. (di Marco Patricelli). 


La pandemia avanza, la crisi di governo evapora e si sfebbra

 

La sola cosa che, oggettivamente, il coronavirus ha fermato è il precipitare della crisi di governo. I bellicosi propositi di Matteo Renzi di rompere con Conte e precipitare il Paese in una crisi ‘al buio’ sono già belli che rientrati e, ieri, le parole del leader di Iv, che aveva organizzato in fretta e furia un’assemblea nazionale di partito dopo averne fatta un’altra meno di un mese fa, sono parse un puro flatus voci.

renzi matteo

Renzi mette in quarantena le polemiche di governo

Mettiamo la quarantena alle polemiche, diamo parola solo alla scienza” assicura Renzi, anche se – in teoria – rilancia tutte le sue proposte da ‘prendere o lasciare’ al governo (giustizia, sindaco d’Italia, via il reddito di cittadinanza, etc.) ma stavolta davvero non gli crede nessuno e lui stesso dice che “non voglio far cadere il governo, ma aiutarlo”. Insomma, appare un ‘scusateci, abbiamo scherzato’ e amen. A fine serata, arriva pure la notizia che lo stesso leader di Iv ha chiesto il rinvio dell’incontro con Conte causa epidemia deflagrata anche in Italia cui va data la “massima priorità”.

Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti

Il Pd reagisce bene (“E’ solo un bullo di periferia, patetico”) e Zingaretti, dal palco dell’Assemblea dem, ha stigmatizzato i ‘picconatori’ e definito “un errore drammatico” l’aver minacciato “avventure solitarie”, ma in effetti l’attenzione è spostata su altro, sul coronavirus, solo che mentre Mattarella predica unità Salvini fa il guastafeste.

 

L’accorato messaggio di Mattarella: “unità e responsabilità”

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Sergio Mattarella, Capo dello Stato italiano

Gli italiani collaborino con il Servizio sanitario nazionale che sta reagendo con efficacia” dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aggiunge: “Confido che senso di responsabilità e unità di impegno assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini”. Il capo dello Stato si rivolge poi alle comunità più direttamente colpite dal diffondersi del virus, cui esprime solidarietà, agli operatori sanitari, cui offre riconoscenza e sottolinea che “il Ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestività e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l’emergenza”.

 

Il governo si attrezza. Il Cdm straordinario di sabato sera

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Il governatore del Veneto, Luca Zaia

Anche il governo si muove. Il cdm si riunisce in via del tutto straordinaria (è sabato), in tarda serata per trattare l’emergenza che è esplosa nel Nord Italia (52 casi accertati, 39 in Lombardia, 12 in Veneto e, da ultimo, 1 in Piemonte), ma il premier, già intorno alle 12, era arrivato nel quartier generale della Protezione civile e da ore proseguivano riunioni sull’emergenza coronavirus insieme ai ministri interessati e in collegamento con tutte le regioni coinvolte. Intanto il ministro della Salute ha emanato un’ordinanza di quarantena obbligatoria per chi è stato in stretto contatto con i casi risultati positivi, che avrà validità per tre mesi, e il governatore del Veneto, Luca Zaia, fa sapere di aver ricevuto telefonate da parte di Mattarella, Speranza, Conte.

 

Lo strappo del Friuli (Lega): “Dichiarato stato d’emergenza”

stato di emergenza

Dichiarato lo stato d’emergenza

Zaia chiede che le misure di precauzione riguardino tutto il Paese e non il solo Veneto mentre il governatore lombardo, Fontana, fa sapere di essere stato anche lui chiamato dal Capo dello Stato. A rompere l’idillio, però, ci pensa un altro governatore leghista, quello del Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga, che decreta, in via del tutto solitaria, lo stato di emergenza fino al 31 luglio prossimo per “fronteggiare il rischio sanitario da Coronavirus, anche in considerazione dei primi casi di contagio nel territorio”. Insomma, il Friuli, lavora “a mettere a disposizione le strutture nel caso in cui si rendesse necessario adottare l’isolamento” come se fosse un’entità statuale separata.

 

Per Salvini Conte è “inadeguato”. Il Pd: “Sciacallo, vergogna”

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Paola De Micheli attacca Salvini “Sciacallo”

L’altro guastafeste si chiama, ovviamente, Matteo Salvini. Nemmeno le prime due vittime del coronavirus placano lo scontro politico tra il leader della Lega e il governo. Anzi, Salvini,‘sfrutta’ il coronavirus come un nuovo motivo per attaccare il premier Giuseppe Conte, chiedendone la testa se risulterà inadeguato a “difendere la salute degli italiani”. Il Pd replica in modo vigoroso: “Si vergogni”, lo attacca duro il segretario dem, Nicola Zingaretti secondo cui, proprio la condotta dell’ex ministro dell’Interno in queste ore di emergenza “conferma che parliamo di un leader inadeguato a prendere in mano le redini dell’Italia”. “Sciacallo”, lo apostrofa la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli.

 

La Lega ‘di lotta’ e quella ‘di governo’ dei governatori del Nord

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Attilio Fontana e Luca Zaia

E così, mentre Italia Viva e M5s praticamente all’unisono depongono l’ascia di guerra e auspicano unità d’azione contro il virus, il ‘Capitano’ leghista finisce nel mirino. Infatti, nel corso della giornata, deve parzialmente correggere il tiro, dopo gli appelli all’unità di intenti del Quirinale ma anche perché i due governatori di spicco leghisti – il lombardo Attilio Fontana e il veneto Luca Zaia – sono in prima linea nella gestione della crisi coronavirus.

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Controlli dei migranti per la positività del coronavirus

Infatti, nella continua altalena tra la Lega ‘di lotta’ a Roma e quella di governo di Milano e Venezia, Salvini, in diretta Facebook, fa retromarcia: prima un accenno a “non buttarla in politica”, poi prova a dire che “in emergenza non si litiga, si lavora”. Ma alla fine non rinuncia alla sua linea tradizionale, contrapponendo il governo incapace di blindare i confini agli “amministratori e i medici che si stanno battendo come leoni contro l’epidemia” (cosa c’entrano le due cose lo sa solo lui). Quindi attacca l’esecutivo per gli sbarchi dal Mediterraneo, legando l’eventuale futura diffusione del virus al fenomeno dei migranti: “Dio non voglia, ma se dall’Africa arriverà anche un solo infettato, alla fine i fenomeni della sinistra con chi se la prenderanno? Con gli sciacalli, con gli allarmisti, i fascioleghisti?”. Peccato che oggi, come ieri, gli strali del ‘Capitano’ rimangono assai isolati anche nel centrodestra.

 

Invece la Meloni e gli azzurri fanno la parte dei ‘responsabili’

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La Meloni, chiede al premier Conte di venire a riferire in Parlamento per fare chiarezza sul virus

La leader di FdI, Giorgia Meloni, conferma la linea scelta a caldo, quando chiedeva a tutti “serietà, buon senso e fermezza”. Il suo intervento di ieri è altrettanto “istituzionale”, tanto da chiedere al premier Conte di venire a riferire in Parlamento per fare chiarezza sul virus: “Fratelli d’Italia, sin dall’inizio, ha dato la sua massima disponibilità a collaborare perché questo è il momento di lavorare e non il momento delle polemiche, ma chiediamo definitivamente – sottolinea Meloni – una risposta chiara a quattro domande: qual è il tasso di contagio, quello di mortalità, si può essere infettati da persone asintomatiche, si può guarire? Noi vogliamo sapere tutto del corona virus altrimenti non potremmo dare una mano”.

Antonio Tajani

Antonio Tajani

Sulla stessa linea anche Forza Italia che, non solo evita ogni attrito con Conte, ma si offre addirittura come interlocutore concreto del ministero della Salute, proponendogli un decalogo per migliorare i controlli e agevolare la prevenzione. “Noi di Forza Italia non facciamo polemiche ma avanziamo proposte. Speranza le ha già prese in esame”, spiega il vicepresidente del partito azzurro, Antonio Tajani.

 

L’incontro Conte-Renzi slitta, la tensione interna resta

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Il coronavirus ha allontanato la crisi di governo

Certo è, però, che se il coronavirus ha allontanato la crisi di governo, il fuoco della polemica, tra i partiti della coalizione e della maggioranza, cova sotto la cenere, specie tra Pd e Iv. Come si diceva, l’incontro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi, in un primo momento previsto per mercoledì, slitta a data da destinarsi e probabilmente slitteranno anche le comunicazioni del premier alle Camere con l’illustrazione dell’Agenda 2023 e il voto di fiducia.

Gli appelli di tutti i membri del governo, in primis Conte, è di lavorare compatti, evitando toni alti, complice Salvini, che aiuta a ricompattare la maggioranza con le sue sortite. Lo stesso Renzi, come visto, non vuole alzare la tensione in un momento in cui l’attenzione deve andare all’emergenza sanitaria: “Bisogna mettere in quarantena le polemiche interne” osserva il leader di Iv all’assemblea del partito. Non che il senatore di Rignano – che, di superlativo in superlativo, iperbole per iperbole, descrive Iv come “sentinelle del riformismo, guardiani della serietà, custodi della politica” (bum) – abbia cambiato atteggiamento sulla ciccia. Per esempio sulla riforma della prescrizione (in mattinata ha ricevuto il plauso dei penalisti) o sul resto.  

E Zingaretti coglie l’occasione per cantarle, a Renzi

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E Zingaretti coglie l’occasione per cantarle, a Renzi

Inoltre, lo scontro con il Pd non accenna a placarsi e ZingarettiSiamo – spiega anche lui via autoelogio – la forza di una politica responsabile e gentile, non subalterna, che si occupa di dare risposta ai cittadini” risponde per le rime, parlando degli italovivi come di “trasformisti seriali”.

Il governo non si tocca, dal Pd lealtà totale, ma vada sino in fondo ad affrontare le emergenze del Paese, dal coronavirus alla crisi economica, cui non ci arrendiamo” ricorda il segretario dem, aprendo l’Assemblea nazionale del partito che si è tenuta ieri: sottolinea che “il Pd non tratta gli alleati da avversari che sono Salvini e la destra”.

 

Decreti Sicurezza, legge elettorale al 5% e ‘parlamentarismo’ sono le novità lanciate dal leader dem all’Assemblea del Pd 

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Zingaretti, Decreti Sicurezza, legge elettorale al 5% e ‘parlamentarismo’ sono le novità all’Assemblea del Pd

Le novità, nel discorso di Zingaretti, sono però altre e del tutto inattese. Attacca a fondo la Rai (“non ha assicurato un’informazione corretta e pluralista, specie nell’ultima tornata elettorale”, alludendo alla sovraesposizione della Lega), poi dice che “il Pd intende non ‘ritoccare’ (fino a ieri era la posizione ufficiale del partito) ma “superare senza se e senza ma i decreti propaganda di Salvini, infine parla di legge elettorale e di riforme costituzionali.”

Sulla prima ribadisce – e un ordine del giorno votato all’unanimità in Assemblea lo conferma in modo ufficiale – che il modello scelto dal Pd è il ‘Germanicum’ o ‘simil-tedesco’, un proporzionale, ma soprattutto che la soglia di sbarramento al 5% non si tocca (“Non può essere oggetto di mediazioni al ribasso”). Sulle seconde arriva la bordata, e cioè una inedita difesa del parlamentarismo, davanti a un referendum, quello del 29 marzo sul taglio dei parlamentari, che – spiega – “non condivido e credo sia stato un errore sottoscriverlo, anche se rispetto chi lo ha fatto, anche nel Pd. Abbiamo votato sì alla riforma non perché convinti, ma perché era nell’accordo di governo, ma rischia di diventare un referendum sul parlamentarismo, in tempo di populismi”. Morale, il Pd non dirà di votare ‘no’, ma non farà neppure campagna per il ‘sì’. Il che è una notizia.

 

Crisi ai box tra segnali di disgelo, ma anche di nuove tensioni

Pd e M5S

Pd e M5S

Ma al di là delle schermaglie c’è da registrare una frenata sulla spinta a ricercare i cosiddetti ‘Responsabili’ proprio all’interno del Pd, oltre che dentro il Movimento 5 stelle, che avrebbe serie difficoltà ad avallare l’eventuale ingresso di forzisti in maggioranza. Si capirà nei prossimi giorni se è ancora possibile una ricomposizione tra Conte e Renzi, anche se quest’ultimo ancora ieri ai suoi diceva che “al 95% si rompe”. Segnali di disgelo potrebbero arrivare, nel prossimo Cdm, qualora ci fosse l’ok al “family act” promosso da Italia viva, visto che i dem non hanno dato ancora il via libera e puntano, invece, sul ddl Delrio.

maria elena boschi

Maria Elena Boschi ha detto no al diritto di tribuna ai partiti più piccoli che “non superano quell’asticella”

Inoltre, i nodi da sciogliere nella maggioranza non mancano. A partire dal sistema di voto: Zingaretti ha tenuto il punto sulla soglia di sbarramento al 5% e Italia viva ha raccolto la sfida del proporzionale, ma la capogruppo Iv, Maria Elena Boschi ha detto no al diritto di tribuna ai partiti più piccoli che “non superano quell’asticella”. Un modo per ‘salvare’ la sua Iv in cui i vari partitini di centro dovrebbero confluire per forza, una volta perso il diritto di tribuna.

Dibba

Di Battista

Infine, c’è il tema delle alleanze alle regionali: “Lo dico agli alleati di governo: non lasciateci soli contro Salvini e le destre, l’unità è un valore fondamentale” è l’appello di Zingaretti all’M5s. Nessuna risposta dei vertici pentastellati ma la nuova discesa in campo di Di Battista che su Instagram ha avvisato di essere sulla “strada di casa” non è una buona notizia per i dem, visto che Dibba è tornato a difendere la ‘terza via’, cioè la ‘non’ alleanza con nessuno.

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Tirando le somme, il coronavirus sta agendo al contrario della sua natura sulla febbre nella maggioranza di governo: la abbassa di colpo. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque? Si vedrà. Per ora, l’emergenza è il coronavirus.

 


 

NB: Articolo pubblicato il 23 febbraio 2020 sul sito di notizie Tiscali.it e aggiornato per il blog.