Come un gatto in tangenziale/2. Conte rinuncia a schierare l’M5s a Roma-Primavalle. In più, intervista alla Paita (Iv) sui monopattini

Come un gatto in tangenziale/2. Conte rinuncia a schierare l’M5s a Roma-Primavalle. In più, intervista alla Paita (Iv) sui monopattini

1 Settembre 2021 0 Di Ettore Maria Colombo

Due articoli molto diversi tra di loro. Il balletto indecoroso nel collegio uninominale di Roma-Primavalle dei 5Stelle e un’intervista a Raffaella Paita (Iv) sul tema monopattini, entrambi pubblicati oggi sul “Quotidiano nazionale”

Conte

Conte M5S

“Come un gatto in tangenziale”/2. Conte rinuncia a schierare l’M5s nel collegio uninominale di Roma-Primavalle e la Trenta rinuncia per mancanza di firme. Contro il povero dem Casu, vincerà il centrodestra…

 

Nb: questo articolo è stato pubblicato sul Quotidiano nazionale il I settembre 2021

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Temendo di finire “come un gatto in tangenzialeGiuseppe Conte ha pensato bene di non schierare nessun candidato del M5s, nel collegio uninominale di Roma-Primavalle quando – il 3 e 4 ottobre prossimo – si voterà, oltre che per le elezioni amministrative, anche per le suppletive, a Roma come a Siena, dove corre il segretario Pd Enrico Letta.

Enrico Letta

Enrico Letta

Eppure, alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 (cioè appena tre anni fa, non tre secoli fa), la vincitrice, pur se di un soffio (39.550 voti per l’M5s contro 38.226 voti per il centrodestra, mille voti appena di distacco, centrosinistra terzo molto alla lontana), di quel collegio fu la pentastellata Emanuela Del Re. Insomma, il collegio, in teoria, doveva essere un collegio ‘facile’ per i 5Stelle, ma Conte ha preferito ‘non’ rischiare: del resto, ora l’M5s vale anche meno del 15% e, alle comunali, percentuali da prefisso telefonico.

Emanuela Claudia Del Re

Emanuela Claudia Del Re

La Del Re, pochi mesi fa, si è dimessa perché ha avuto l’onore, e la fortuna, di essere nominata Alto rappresentante della Ue per la regione del Sahel, che sta in Africa e così ora, essendo il collegio Lazio 11, quello di Roma Primavalle (171 mila iscritti alle liste elettorali, 119 mila votanti alle Politiche 2013, tanti), un uninominale, tocca rivotare.

luca palamara

Luca Palamara

E gli altri candidati? Non sono un granché, ecco. C’è l’ex magistrato Luca Palamara, primo ex presidente dell’Anm a essere cacciato, per indegnità, dalla magistratura italiana, che si candida per “la battaglia della giustizia giusta”, a nome di una lista ‘Palamara’ (senso dell’originalità pari a zero) insieme ai Radicali e a nessun altro. 

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Elisabetta Trenta (M5S)

C’era, fino a ieri, l’ex ministra alla Difesa nel governo gialloverde, Elisabetta Trenta, uscita dal M5s, che si era candidata con la – rediviva – Italia dei Valori, ma che ha dovuto rinunciare: troppo poche le firme raccolte a pié della lista di Iv e ‘Noi italiani’.

Andrea Casu

Andrea Casu – Pd Roma

Poi c’è il giovane carneade romano Andrea Casu, segretario dei dem romani, ex esponente dei Giovani democratici, che si candida, invece, per il Pd e il centrosinistra, ma con scarse possibilità di successo. L’M5s ‘official’, invece, niente, nada, nothing.

Virginia Raggi

Virginia Raggi

Conte vuole evitare “una brutta figura” al suo Movimento che rischia, in quel collegio, percentuali da prefisso telefonico nonostante la contrarietà della sindaca uscente, Virginia Raggi, che voleva esprimere, invece, una candidatura ‘di spessore’, che però non si trovava. Inoltre, Conte ha voluto evitare, al buon Letta e al suo Pd, che l’elettore pentastellato, dentro la ‘cabina’ elettorale, si trovasse davanti all’amletico dubbio di dover ‘splittare’ il voto: una croce su Virginia Raggi e l’M5s alle comunali, un altra croce sul M5s alle suppletive. Meglio nessuna ‘croce’, si è detto, Conte, per evitarsi guai…

Pasquale Calzetta

Pasquale Calzetta

E, infine, c’è l’ex candidato del centrodestra di quel collegio, Pasquale Calzetta (nomen omen) che, da ex presidente di Municipio proprio di Primavalle, ritenta la sorte e la fortuna che, per un soffio, tre anni fa gli è stata negata: Calzetta è stato imposto al dagli azzurri romani che, per bocca di Maurizio Gasparri, hanno spiegato a Salvini che, loro, Palamara – che il leader leghista era tentato di appoggiare – non lo volevano veder neppure dipinto in un collegio che “spetta a noi” (Meloni, per una volta, ha abbozzato).

Ci si potrebbe chiedere, ora, tra il serio e il faceto, cosa hanno fatto di male gli abitanti romani di Primavalle per meritarsi tali e cotanti candidati, ma tant’è.

Qui un articolo uscito su questo blog sulla battaglia del collegio di Roma-Primavalle: Come un gatto in tangenziale Le inutili candidature di Palamara e Trenta nel collegio di Roma-Primavalle

gatto in tangenziale

“Come un gatto in tangenziale”… Si vota a “Coccia di Morto”, cioè a Primavalle (e anche a Bastogi…)

Purtroppo, a Primavalle, si vive ‘un po’ come in Sahel’…. Certo, il quartiere è diventato famoso perché, in quel di Bastogi, tra i suoi palazzi, è stato ambientato “Come un gatto in Tangenziale” della premiata coppia Albanese&Cortellesi (è da poco uscito il sequel), ma la tradizione del quartiere romano è triste. Tra le prime borgate ‘fasciste’ di Roma, cresciuto a dismisura e nella maniera più ‘brutta’ possibile, il quartiere, negli anni ’70, è stato il terribile sfondo del ‘rogo di Primavalle’ (una intera famiglia di missini vi perse la vita), ma anche di tanti episodi di droga, criminalità e lutti infiniti, cantati dal ‘poeta’ romanissimo Franco Califano (“Cuori grandi di Primavalle/ vi aspetta una vita fatta a spicchi di stelle/i valori delle cose/ sono fuori da ogni dose”).

Roberto Gualtieri

Roberto Gualtieri

Come finirà? E’ quasi certo che vinca il centrodestra su un Pd storicamente debole, nelle periferie romane. I 5Stelle battono in ritirata ovunque, figurarsi a Primavalle: Conte – che punta a candidarsi, sì, ma nel collegio di Roma centro che, se vincesse le comunali, lascerà libero il democrat Roberto Gualtieri (già pronto l’endorsement per lui, da parte di Conte, con tanti cari saluti alla Raggi che non ha chance) – ha pensato bene che era, appunto, molto meglio evitare il rischio di finire “come un gatto in tangenziale”.


Parla la presidente della commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Raffaella Paita (Iv): “I monopattini sono uno strumento utile per tutta la mobilità ma vanno regolamentati. Discutiamone”

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Raffaella Paita tra gli esponenti di punta di Italia Viva, è presidente della IX commissione Trasporti della Camera

NB. questa intervista è stata pubblicata il I settembre 2021 sulle pagine del Quotidiano Nazionale

Lo strumento è valido in sé. Bisogna discuterne con equilibrio e serietà per migliorarlo e per far viaggiare i monopattini in assoluta sicurezza”. Raffaella Paita (spezzina, classe 1974), tra gli esponenti di punta di Italia Viva, è presidente della IX commissione Trasporti della Camera. L’abbiamo intervistata sul tema dell’uso dei monopattini. 

Un altro tragico incidente, un ragazzino 13 enne morto a Sesto San Giovanni, con il monopattino. Cinque morti dall’inizio dell’anno. Che fare?

Monopattino incriminato

Monopattino incriminato

Si tratta di un fenomeno che va affrontato con grande serietà. Il primo pensiero, naturalmente, va alle vittime e alle loro famiglie. Poi, dobbiamo porci il problema del funzionamento del sistema. Bisogna discutere con equilibrio e serietà. I monopattini sono strumenti di mobilità che si sono rivelati molto preziosi, in questa fase storica, specie per garantire le esigenze di mobilità nella vita delle città a fronte di una grande difficoltà, da parte del trasporto pubblico locale, specialmente durante la pandemia, e che ha migliorato le città dal punto di vista ambientale. Lo strumento è valido in sé, se ci sono problemi legati alla sicurezza si affrontino”. 

La politica, tanto per cambiare, non fa nulla?

La politica, tanto per cambiare, non fa nulla?

La politica, tanto per cambiare, non fa nulla?

Per nulla. In Parlamento stiamo discutendo. C’è una proposta di legge sull’argomento di Roberto Rosso di Forza Italia e la relatrice incaricata di fare sintesi con altri testi che saranno presentati è Elena Maccanti della Lega . Molti gruppi hanno già annunciato di voler depositare testi (IV, M5S, PD e altri). Io, come presidente della Commissione, sto facendo una serie di audizioni con una serie di soggetti interessati che stanno portando le loro diverse argomentazioni. Anche molti sindaci hanno la mia posizione di equilibrio. Finiremo le audizioni entro la prima metà di settembre e poi passeremo alla discussione generale. Tra le varie proposte c’è anche quella del patentino che vedremo come affrontare ma ricordo a tutti che c’è una esigenza di coerenza con altri sistemi di mobilità. Poi ci sono tutta una serie di migliorie tecniche da apportare in cui confido”.

Ci può indicare le principali migliorie da introdurre?

il casco monopattini elettrici obbligatorio

Casco obbligatorio

Certo. Mettere le frecce ai monopattini. Rafforzare il divieto di andare contromano e sui marciapiedi come il divieto di circolare in zone vietate al traffico, ma anche il divieto di parcheggiare i monopattini senza regole. Le associazioni dei disabili, per esempio, ci hanno fatto presente questo punto. Peraltro, alcuni di questi divieti sono già in essere perché già oggi anche i monopattini devono rispettare il codice della strada. Si tratta di rafforzare il sistema dei controlli in collaborazione con i sindaci e con la polizia municipale. E poi si tratta, anche, di introdurre delle migliorie tecnologiche che possono essere risolte, però, solo dai produttori di monopattini: frecce, sensori, etc.

In ogni caso, già oggi il casco è obbligatorio, fino ai 18 anni e lo strumento può essere usato solo a partire dai 14 anni. Le regole ci sono, il problema è farle rispettare. Va evitato l’uso dei monopattini su percorsi lunghi e tortuosi, limitandoli il più possibile all’ultimo miglio delle città

E il governo, invece, cosa sta facendo, sul tema?

Ministro Giovannini

Ministro Giovannini

“C’è un tavolo di lavoro al Mims (Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, ndr.) istruito dal ministro Giovannini che, però, faccio questo appello al ministro, sotto forma di gentile critica, deve raccordarsi al più presto con il lavoro che stiamo svolgendo in Parlamento. Serve la collaborazione di tutte le istituzioni per arrivare a soluzioni condivise per salvaguardare un mezzo come il monopattino che va messo in sicurezza, ma che è molto utile”.