Due interviste due. Maria Elena Boschi (Iv) su Pd, centrosinistra e M5s e Andrea Cangini (FI) sul centrodestra

Due interviste due. Maria Elena Boschi (Iv) su Pd, centrosinistra e M5s e Andrea Cangini (FI) sul centrodestra

7 Ottobre 2021 0 Di Ettore Maria Colombo

Due interviste due. Lato centrosinistra, parla Maria Elena Boschi: “Se Iv l’1%, quanto vale oggi M5s?
Letta scelga. Vogliamo costruire un centro liberale, moderato, europeista. La legge elettorale? Il nostro modello è il maggioritario”.

Lato centrodestra, parla Andrea Cangini (FI): “Salvini ha sbagliato tutto e il centrodestra rasenta il masochismo”

Due interviste due

Due interviste due

NB. Due interviste uscite oggi, 6 ottobre 2021, e ieri, 5 ottobre 2021, uscite sul Quotidiano Nazionale a un esponente di Italia Viva, la capogruppo alla Camera dei Deputati, Maria Elena Boschi, e al senatore di FI Andrea Cangini

Maria Elena Boschi (Iv): 

interviste Maria Elena Boschi (IV)

Maria Elena Boschi (IV)

Non sono residente a Roma, ma al ballottaggio voterei di certo per Gualtieri. Torino? Lì non ho alcun dubbio. Iv è in coalizione con Lo Russo”. Parla, in merito ai prossimi ballottaggi, Maria Elena Boschi, già ministro alle Riforme nel governo Renzi, oggi capogruppo di Italia Viva alla Camera.

 

Renzi canta vittoria, per il dato di Iv. Pure lei?

Matteo Renzi e Maria Elena Boschi

Matteo Renzi e Maria Elena Boschi

Sì. Come Iv siamo molto soddisfatti, abbiamo eletto tutti i sindaci che sostenevamo, nelle grandi città, tranne Calenda a Roma, e attendiamo fiduciosi i ballottaggi a Torino e Trieste. Abbiamo vinto in comuni più piccoli, ma importanti, e con dei nostri candidati. E siamo molto soddisfatti per aver eletto molti consiglieri in tanti comuni, anche importanti. Ci auguriamo che alcuni di loro diventino assessori. Iv è il partito più giovane d’Italia. Siamo nati solo due anni fa, l’M5s esiste dal 2009, ma lo superiamo in molte realtà e lo doppiamo in altre, come a Bologna e a Milano, insieme ad altri riformisti. I commentatori, i sondaggi, Conte, per tutta la campagna elettorale, ci hanno spiegato che valevamo ‘l’un per cento’. Ma allora, una volta letti i risultati, quanto vale davvero l’M5s?”.

Secondo lei, dunque, i 5S sono arrivati alle “comiche finali”?

M5s fine e rinascita

“La crisi verticale del Movimento è evidente. Un M5s che neppure Conte, ormai leader da diversi mesi, riesce a rianimare …”.

A Roma, però, ha vinto Calenda, tutto da solo…

Carlo_Calenda_Pd

Carlo Calenda

 Nella scelta di un sindaco conta la persona, certo, ma in una campagna elettorale così serrata è il risultato di un’intera area politica che spicca. La figura di Calenda ha contato, ma dentro alla lista Calenda, i primi tre eletti sono tutti e tre di Iv. A Napoli, con Azione, eravamo separati, e andiamo benissimo. A Bologna, dove i 5Stelle sono nati, la nostra lista prende più del M5s e a Milano eleggiamo con tanti voti Lisa Noja. Sta nascendo un’area politica per dare vita a un progetto riformista in cui Italia Viva è centrale”.

Ma questo ‘centro’ non ha troppi galli, dentro il pollaio?

Ma questo ‘centro’ non ha troppi galli, dentro il pollaio?

Ma questo ‘centro’ non ha troppi galli, dentro il pollaio?

 E’ un’opportunità da sfruttare, e non un handicap, avere personalità forti come Renzi, Calenda, Bonino e altri. Penso a Toti e a Brugnaro e ad altre figure forti sui territori e ricche di competenze. L’orizzonte comune è un progetto per il Paese e offrire una casa comune a un elettorato riformista, liberale, europeista, che c’è. Da qui al 2023 lavoreremo su questo progetto”.

Una nuova legge elettorale può facilitare il compito?

Nuova legge elettorale

Nuova legge elettorale

Non so se si farà, ma se si fa deve garantire quello che è successo lunedì sera: tranne nei ballottaggi, l’elettore deve sapere chi lo governa. Per me, la legge elettorale ideale è proprio quella dei sindaci, a doppio turno. Al netto che, per Costituzione, il premier lo elegge il Parlamento, chi vince governa, chi perde va all’opposizione”.

Sicura sicura, onorevole, che si voterà nel 2023?

Affluenza_elezioni

Un simbolo dell’affluenza alle urne

Non ho la palla di vetro, ma penso di sì. Non ci saranno elezioni anticipate. Serve responsabilità: dobbiamo sfruttare al meglio i soldi del PNRR e uscire in via definitiva dalla pandemia. Inoltre, tra i risultati delle comunali e il taglio del numero dei parlamentari, dubito si voglia correre al voto”.

 Vuole partecipare al ‘gioco del Colle’. Chi ci mandiamo?

Il presidente mattarella in ufficio

Il Presidente Mattarella

Non partecipo al gioco, è irrispettoso verso Mattarella. Draghi sta facendo bene quello che fa, ma può ricoprire benissimo anche altri ruoli. Ne parleremo al momento opportuno, mancano tre mesi. La Meloni candida Draghi al Colle? Allora inizi a votargli la fiducia. Inutile creare fibrillazioni ora”.

Il Pd vuole costruire un ‘nuovo Ulivo’ da Calenda a Conte. Renzi e Iv, il segretario dem, Enrico Letta, neppure li cita…

Enrico Letta

Enrico Letta

Non siamo permalosi. Letta sa leggere i dati come noi. A Siena ha vinto il collegio grazie ai voti di Iv. Se Letta ritiene che l’alleanza con il M5s debba essere ‘strutturale’, anche se l’apporto del M5s è stato ininfluente, anche dove erano alleati, come a Napoli e a Bologna, mentre il nostro apporto è stato decisivo, sarà quella la decisione del Pd. Con i 5S abbiamo governato due volte, nel Conte II e ora, per esigenze dettate dalla responsabilità di non mettere in crisi il Paese in momenti difficili. Siamo diversi dai 5Stelle in tutto e per tutto. Anche il centrodestra è cambiato, rispetto a prima: Giorgetti ha scelto una via ben diversa da Salvini e FI ha scelto posizioni lontane da quelle di Lega e FdI. Ci rivolgiamo anche a loro, a FI, per costruire un centro liberale e riformista”.


 

Parla Andrea Cangini, senatore di Forza Italia: “Salvini pensa solo ai voti, sbagliandole tutte. Ora serve costruire il centro”

Parla Andrea Cangini, senatore di Forza Italia

Parla Andrea Cangini, senatore di Forza Italia

Poche righe – assai colte, da par suo – contenute in una letterina spedita al Foglio, ma durissime: “Abbiamo allegramente trascorso gli ultimi cento anni sorridendo dei vizi politici, prossimi al masochismo, che caratterizzavano la sinistra. Non vorrei che la dea Nemesi abbia ritenuto di punire la hybris del centrodestra a trazione salviniana, condannandoci alla pena del contrappasso”. Il senatore Andrea Cangini (FI), ex direttore di Qn – Il Resto del Carlino è furibondo, ma freddo.

Senatore, non è un giudizio ingeneroso, il suo, su Salvini?

Matteo Salvini

Matteo Salvini

“Sto vivendo questa fase con un senso di grande amarezza. Tre anni fa, accettai la candidatura al Senato pensando di contribuire alla costruzione di un centrodestra autorevole, credibile come alternativa di governo. Beh, l’obiettivo è ancora lontano. Vedo un Salvini che si preoccupa solo del ‘fatturato’ della bottega leghista, a mio avviso facendo anche male i calcoli, ma ha alcuna considerazione del centrodestra come coalizione. Sembra non aver capito che con il governo Draghi, che pure ha meritoriamente contribuito a far nascere, e con la normalizzazione dei 5Stelle è cambiato il mondo. Sono cambiati gli equilibri di potere, i rapporti con la Ue, il sentimento prevalente nella pubblica opinione. E’ il momento della serietà, del realismo e della competenza. Non a caso, tutti gli uomini di governo della Lega, da Giorgetti ai governatori, gliele chiedono”.

Solo Salvini ha colpe? E la Meloni, invece, nessuna?

Giorgia_Meloni_FdI

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia

“Rispetto a tre questioni essenziali ed identificative come il governo dell’Italia, quello dell’Europa e le strategie anti-Covid, se il centrodestra si presenta in ordine sparso, la responsabilità è anche della Meloni”.

Berlusconi, in pratica, ha invocato il metodo delle primarie…

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Se così fosse, sarei d’accordo. La verità è che non sono stati scelti candidati politici perché Salvini e la Meloni temevano di avvantaggiarsi a vicenda ed entrambi avevano paura che dalle grandi città si affermassero nuovi leader nazionali capaci di far loro ombra. Ma se non siamo riusciti ad attirare candidati credibili, autorevoli, è perché il centrodestra non è più percepito come tale”.

Adesso mi dirà anche lei che “si vince solo al Centro”…

l centro è essenziale per vincere le elezioni e, poi, soprattutto per governare

l centro è essenziale per vincere le elezioni e, poi, soprattutto per governare

Il centro è essenziale per vincere le elezioni e, poi, soprattutto per governare. Io, a differenza di Salvini, penso che i voti siano un mezzo e non un fine. L’obiettivo non è quello di avere più voti degli altri, ma di governare meglio degli altri”.

Lei teme il centrodestra possa perdere le prossime elezioni?

Lei teme il centrodestra possa perdere le prossime elezioni?

Lei teme il centrodestra possa perdere le prossime elezioni?

Non escludo che, se non ci saranno cambiamenti importanti nei e tra i partiti di centrodestra, le elezioni potremmo perderle, ma sono sicuro che se anche le vincessimo perderemmo di lì a poco il governo. La credibilità si costruisce nel tempo”.

A Bologna spicca il brutto risultato  della vostra coalizione. Potevano candidare lei, volendo?

A Bologna spicca il brutto risultato  della vostra coalizione. Potevano candidare lei, volendo?

A Bologna spicca il brutto risultato  della vostra coalizione. Potevano candidare lei, volendo?

 Mi ero messo a disposizione del mio partito nel lontano dicembre scorso. Ero pronto a rinunciare agli ‘agi’ della vita da senatore per amore di Bologna e gusto della sfida. Salvini ha posto il veto sul mio nome per timore che si dimostrasse che un candidato ‘politico’, realista e dialogante, ottenesse risultati migliori di candidati leghisti che, nel recente passato, si sono arroccati su posizioni conflittuali ed estremiste. Non mi pare che la sua sia stata una scelta lungimirante”.